Asia Angaroni Ancora distruzioni, sangue e dolore in Ucraina, dove gli attacchi russi non si fermano. Il presidente Zelensky denuncia raid su università di Kharkiv, “distrutta da un missile russo”, e commenta: “Quando si parla di definizione di barbarie, questo attacco è il più adatto. Solo un nemico della civiltà e dell’umanità può fare cose del genere”. Due nuove esplosioni sono state segnalate a Mykolaiv, dove l’allarme delle sirene è tornato a farsi sentire nel cuore della notte. Un raid nella Regione di Odessa, inoltre, ha causato la distruzione di almeno due silos di grano. Nel suo consueto report su Twitter, l’intelligence britannica informa: “Ci sono stati altri pesanti bombardamenti lungo la linea del fronte di Donetsk, ma la Russia ha fatto pochi progressi. Le unità russe coinvolte nelle conquiste della scorsa settimana si stanno probabilmente riorganizzando”. Un attacco russo ha nuovamente coinvolto l’isola dei Serpenti, dove però è tornata a sventolare la bandiera ucraina. Una forte esplosione è stata registrata nel distretto Petrovka di Donetsk e nell’Ovest dell’Ucraina le sirene di allerta continuano a suonare. La resistenza del popolo ucraino, tuttavia, non si ferma. L’esercito continua a combattere contro gli invasori russi e fondamentali per difendersi sono le armi occidentali. Lo ha sottolineato anche Zelensky.
Guerra in Ucraina, Zelensky ringrazia le armi occidentali
Nel consueto discorso notturno pubblicato da Zelensky sul suo canale Telegram, il presidente ucraino ha ribadito l’aiuto garantito dalle armi inviate dall’Occidente.
- LEGGI ANCHE: Guerra in Ucraina, allarme umanitario nel Donetsk
“Le armi pesanti inviate all’Ucraina dai suoi alleati occidentali hanno finalmente iniziato a lavorare a piena capacità sulla linea del fronte. I nuovi armamenti hanno consentito di prendere di mira i magazzini russi e altre aree importanti per la logistica”, ha dichiarato.
