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Guido Crosetto sulle proteste in Francia: "Violenze inaccettabili. Affrontare in modo serio le disuguaglianze degli ultimi anni"

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il ministro della Difesa ha espresso la sua opinione sul palco del Fenix

In occasione del Fenix, la festa del movimento dei giovani di Forza Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto si è espresso rispetto a quello che sta succedendo in questi giorni in Francia, sulla scia del brutale assassino nel giovane Nahel, un 17enne ammazzato lo scorso 28 giugno a Nanterre, in Francia, da un agente della polizia locale.

Il politico ha così manifestato piena solidarietà al Paese guidato da Emmanuel Macron, lanciando nel contempo un importante messaggio colmo di speranza nei confronti del futuro.

Guido Crosetto sui tumulti in Francia: “Violenze inaccettabili”

Fin da quando la notizia dell’omicidio di Nahel ha iniziato a circolare, le strade di molte città francesi (particolarmente nelle banlieues, le periferie più povere dei grandi agglomerati urbani) sono state messe a ferro e fuoco da manifestanti in protesta contro la brutalità delle forze l’ordine francesi. Proteste simili legate alla violenza delle autorità francesi, tra l’altro, avevano infiammato le periferie francesi già in molte altre occasioni in passato.

Rispetto agli eventi in corso, Crosetto è stato molto duro: Situazione molto preoccupante. Siamo molto vicini perché è una situazione difficile da gestire per il governo francese. Ci auguriamo che finisca perché non è accettabile la violenza che è scoppiata e che sta colpendo non soltanto la Francia e le istituzioni ma molti cittadini francesi. C’è paura in tutta la Francia. Da fuori non puoi che osservare e augurarti che cessi”.

Il monito del ministro della Difesa

Crosetto, ad ogni modo, è anche consapevole di come le proteste abbiano una ragione molto più profonda della “semplice” morte di un ragazzo, per quanto tragica. I tumulti sono infatti nati in un contesto particolarmente complesso come quello delle periferie più sfortunate, sul quale bisognerebbe andare ad agire per risolvere il malcontento popolare il prima possibile. Crosetto a proposito ha aggiunto:

C’è paura in Francia, c’è paura in tutta la Francia, da fuori non possiamo che osservare ed augurarci che finisca. E questo deve insegnarci che le disuguaglianze che si sono create negli ultimi 20 anni vanno affrontate in modo serio. Penso che l’Europa debba porsi il tema. C’è un’Europa dei mercati, delle regole, un’Europa che abbiamo sempre avuto in mente tutti, una Europa delle persone e dei popoli. L’Europa delle persone e dei popoli esiste quando a quando gli ultimi, delle banlieu francesi, o delle nostre periferie non sono lasciati indietro. Perché se le persone sono lasciate indietro, si crea l’humus per cose di questo tipo, questo non può essere un problema francese. ma di tutti quelli che pensano che la società debba essere inclusiva, debba creare condizioni di vita buone per tutti perché se non è così, poi alla fine la violenza esce fuori. Quindi non lasciamo la Francia sola ma soprattutto prendiamo lezione da quello che sta accadendo.