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Ictus emorragico: sintomi, cause e conseguenze

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Colpisce all'improvviso ma è meno frequente di quello ischemico: l'ictus emorragico è un evento grave che può lasciare conseguenze irreversibili. Gli individui pi esposti al rischio di ictus emorragico sono gli anziani che già presentano altre patologie: solo il 25% di giovani e bambini viene i...

Colpisce all’improvviso ma è meno frequente di quello ischemico: l’ictus emorragico è un evento grave che può lasciare conseguenze irreversibili.

Gli individui pi esposti al rischio di ictus emorragico sono gli anziani che già presentano altre patologie: solo il 25% di giovani e bambini viene interessato da questa tipologia di ictus. A differenza di quello ischemico, che è più frequente, l’ictus emorragico è un evento più raro e più grave (nella maggior parte dei casi è mortale, oppure provoca lesioni cerebrali irreversibili e gravissime invalidità permanenti).

Le cause di ictus emorragico nelle sue diverse tipologie possono essere varie, le più comuni sono: patologie emorragiche (leucemia, emofilia, piastrinopenia); ipertensione arteriosa; rottura di un tessuto vascolare (angiomi, aneurismi); tumori del cervello; terapia anticoagulante; degenerazione dell’ictus ischemico. E’ bene sapere che vi sono alcuni fattori di rischio che favoriscono questa tipologia di ictus: l’ipertensione trascurata, l’età, l’omocisteina alta, il tabagismo, l’indurimento delle arterie o aterosclerosi, ereditarietà, alcolismo, dosaggio di estrogeni, consumo di anfetamine e cocaina.

Per riconoscere un ictus emorragico bisogna fare attenzione ad alcuni sintomi specifici: vomito e vertigini, forte e persistente dolore alla testa, elevati picchi di pressione arteriosa alta, problemi respiratori anche gravi, perdita di coscienza, coma, febbre alta. L’ictus emorragico compare all’improvviso, senza alcuna avvisaglia, e provoca un peggioramento progressivo in tempi molto brevi.

Il sopraggiungere dei sintomi non sempre basta a fornire una diagnosi corretta e certa: è necessaria una TAC tempestiva. La terapia va decisa in base ai singoli casi e alle condizioni generali del paziente. Come nelle altre tipologie di ictus, anche per l’ictus emorragico è essenziale la rapidità e la tempestività nei soccorsi, oltre naturalmente alla prevenzione. Prima si agisce, minori si riveleranno i danni al cervello.

Le conseguenze dell’ictus emorragico nel lungo periodo possono essere arginate effettuando una regolare e corretta abilitazione. L’ictus emorragico colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne: la presenza di cardiopatie e diabete è la principale causa scatenante di questa tipologia di ictus.