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Il giudice no green pass Angelo Giorgianni si dimette: "Voleva una nuova Norimberga"

giudice Giorgianni si dimette

Il giudice Giorgianni si dimette per via delle sue convinte posizioni no green pass. Era sul palco di Roma con Castellino e Passaro.

Angelo Giorgianni, giudice della Corte d’Appello di Messina, si è dimesso dopo che nella sua partecipazione alla manifestazione no green pass tenutasi a Roma lo scorso weekend aveva innegiato dal palco alla necessità di un nuovo processo di Norimberga per giudicare coloro che hanno gestito la pandemia da coronavirus.

Il giudice Giorgianni si dimette

“Se il fatto di indossare la toga mi deve limitare a esprimere la mia opinione sulla legittimità di atti o di provvedimenti – ha detto Giorgianni – o peggio ancora di denunciare fatti penalmente rilevanti, anche se riguardano rappresentanti delle istituzioni, allora preferisco lasciare la toga”.

Il giudice no green pass Giorgianni si dimette

“Oggi il popolo italiano – aveva gridato dal palco di Roma con a fianco il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e quello di IoApri Biagio Passaro, entrambi in seguito arrestati per l’attacco alla Cgil – ha dato il preavviso di sfratto a coloro che occupano abusivamente i palazzi del potere. Noi per loro vogliamo un processo, una nuova Norimberga!”

Si dimette il giudice Giorgianni

Giorgianni dopo queste parole in piazza ha deciso di dare un taglio netto al legame che lo lega con lo Stato e agli stessi palazzi del potere da lui stesso criticati. Si è dimesso ed ha così spiegato la sua scelta all’Adnkronos: “Il mio datore di lavoro è lo Stato, ma se il fatto di avere la toga mi limita di esprimere la mia opinione allora è chiaro che la lascio: io non voglio determinare imbarazzi a nessuno. Lascio la toga, ho fatto la mia comunicazione”. Infine, sugli scontri, Giorgianni minimizza: “Quelle sono persone ciniche che con il loro comportamento hanno di fatto sporcato una manifestazione di piazza bellissima e con quegli atti criminali hanno oscurato la manifestazione, perché alla fine si è dato risalto agli atti di pochi delinquenti e non alla presenza di decine migliaia di persone oneste “.