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Il mistero dei funerali di Marchionne

funerali Marchionne

I funerali di Marchionne, spentosi lo scorso 25 luglio, si sarebbero già tenuti, ad insaputa di tutti, anche della famiglia

Il funerale del noto e apprezzato imprenditore Marchionne si è rivelato un vero e proprio giallo per i media. Ma non solo per loro. Infatti, la stessa famiglia pare non sia del tutto al corrente di quanto era stato disposto per i funerali dell’ex amministratore FCA, deceduto lo scorso 25 luglio. Risolviamo questa matassa tra Canada, Svizzera e Abruzzo.

Top secret

La morte di è stata avvolta da un voluto mistero fin dai primi giorni. Le stesse precarie condizioni fisiche in cui l’imprenditore versava erano state rivelate solo poche giorni prima del decesso. Se il riserbo sulle condizioni fisiche di un uomo di notorietà sono comprensibili, ancor di più se legato a doppio filo con le fortune di una compagnia centralissima nell’economia industriale di un paese come l’Italia, un po’ di meno, forse lo sono i dettagli dei funerali delle sue spoglie.

Senza alcun preavviso, neppure alla famiglia Marchionne, l’imprenditore sarebbe già stato cremato e sepolto. Il quotidiano Il Centro, infatti, ha riportato che il corpo di Marchionne è già stato cremato poco dopo la sua morte, in Svizzera. Subito dopo la cremazione, le ceneri sarebbero state trasportate fino in Canada, a Toronto, per trovare riposo affianco i sepolcri dei genitori, entrambi sepolti proprio in Canada dove erano emigrati. Uno dei parenti avrebbe dichiarato: “Neppure noi parenti sappiamo quando, come e dove Sergio è seppellito. Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto. Certo che vorrei saperlo, ma per ora non ci dicono nulla”.

Un patto sancito già nel 2004

Al di là dello sconcerto di alcuni parenti, tuttavia, come è facile intuire, decisioni di questo calibro non sono frutto di mera improvvisazione. Infatti, stando a quanto investigato da Il Centro, Marchionne avrebbe stretto un patto di riservatezza già nel 2004 con alcuni parenti di Chieti, Cugnoli e Pescara. I dettagli sarebbero stati comunicati in seguito solo ad alcuni di loro che erano tenuti a non diffondere dettagli sensibili sui riti funebri successivi alla morte dell’imprenditore.

Per commemorare pubblicamente Marchionne, inoltre, verrà organizzata una cerimonia aperta a tutti nel Duomo di Torino. La commemorazione è stata presa di comune accordo tra la famiglia e la Fiat e si terrà il prossimo 14 settembre.

Il sindaco di Chieti, la città dove nacque Sergio nel 1952, sarà presente alla cerimonia con una delegazione abruzzese. Lo stesso sindaco, Umberto di Primio, ha annunciato che istituirà una borsa di studio nel campo dell’ingegneria e della meccanica intestata all’imprenditore.

Sergio Marchionne era nato a Chieti da padre abruzzese e madre di origine croata, ma buona parte della vita familiare era stata spesa a Toronto, dove emigrarono negli anni 60. Marchionne studiò a Toronto e lavorò in una serie di importanti compagnie, prima in Canada, poi in Svizzera e infine in Italia, dove, su indicazione di Umberto Agnelli, diventa amministratore delegato della Fiat.

L’imprenditore si è spento lo scorso 25 luglio in seguito ad alcune complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico all’ospedale di Zurigo. L’ultima apparizione in pubblico è stata il 26 giugno scorso a Roma, in occasione della presentazione della nuova Jeep dei Carabinieri. Subito dopo le sue condizioni di salute sono precipitate, fino al suo decesso. Lascia una compagna, Manuela Battezzato, e due figli, Alesso e Tyler.