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Il premier di Israele Netanyahu oggi sarà a Roma

Le proteste in Israele contro Netanyahu

Gli "equivoci" sulla comunità Lgbtq e il filo diretto con la destra, il premier di Israele Netanyahu oggi sarà a Roma

Una visita un po’ “scomoda” ed un po’ utile: il premier di Israele Benyamin Netanyahu oggi sarà a Roma, con “Bibi” che cerca una sponda con il governo di Giorgia Meloni per far riconoscere Gerusalemme capitale. A Roma Netanyahu ci arriva lasciando un paese preda delle proteste per la sua riforma della giustizia. A Repubblica Netanyahu ha spiegato di non essere preoccupato per la democrazia nel suo paese. E dall’Italia cosa si aspetta? Giorgia Meloni si vedrà fare la richiesta di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

Benyamin Netanyahu oggi sarà a Roma

“È ora che Roma riconosca Gerusalemme, nostra capitale da tremila anni. Le proteste dimostrano quanto è solida la nostra democrazia. Perché nella popolazione è molto forte la richiesta di riequilibrare la bilancia dei poteri fra esecutivo, legislativo e giudiziario”. E ancora: “Il problema nasce dal fatto che il potere giudiziario ha avuto un iperattivismo e ha poteri straordinari, che sbilanciano questo equilibrio. Dunque, bisogna intervenire con una riforma. Il potere giudiziario deve essere indipendente, non onnipotente. Questa è la sostanza del dibattito. Le proteste sono parte naturale di questo confronto ma credo che le supereremo”.

Gli “equivoci” sui diritti dei Lgbtq

Poi Nethanyahu scioglie alcuni equivoci: “Nelle proteste ci sono molte incomprensioni. Ad esempio, si accusa l’estrema destra di voler aggredire i diritti civili ed i diritti dei gay ma pochi sanno che dentro il Likud c’è una particolare sezione che si occupa di difendere i diritti delle comunità Lgbtq e che il capo di questa sezione, Amir Ohana, è stato eletto e poi scelto da me come presidente della Knesset”.