Il 19 dicembre 2001 debuttava negli Stati Uniti Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, dando il via a una trilogia cinematografica destinata a riscrivere il concetto di fantasy sul grande schermo. Oggi, lunedì 22 dicembre 2025, si apre la rassegna in prima serata su Mediaset 20 con La Compagnia dell’Anello, seguita martedì 23 dal secondo capitolo, Le due Torri, e si conclude mercoledì 24 con l’epico finale, Il ritorno del Re.
Il Signore degli Anelli: il film che ha rivoluzionato il fantasy
Il 19 dicembre 2001 gli Stati Uniti hanno assistito all’uscita di Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (in Nuova Zelanda il 20 dicembre e in Italia il 18 gennaio 2002), un evento cinematografico che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Vent’anni dopo, la trilogia completa – con Le due Torri e Il ritorno del re – conferma il suo status di capolavoro monumentale, con ogni film d’avventura moderno costretto a misurarsi con il suo esempio.
Tratta dai romanzi di J. R. R. Tolkien, la saga narra le vicende di Frodo Baggins (Elijah Wood), un hobbit destinato a trasportare l’Unico Anello fino al Monte Fato per distruggerlo e fermare Sauron, l’Oscuro Signore. La magia del film risiede nella fusione tra scenari spettacolari della Nuova Zelanda, regia visionaria di Peter Jackson, effetti speciali all’avanguardia (come la rivoluzionaria motion capture di Gollum) e un cast eccezionale da cui sono emerse star internazionali come Viggo Mortensen e Orlando Bloom. A completare il quadro, la colonna sonora di Howard Shore contribuisce a rendere la trilogia un’esperienza immersiva e senza tempo, ancora capace di emozionare oggi, come dimostra il successo delle recenti proiezioni in sala.
Il Signore degli Anelli torna in tv: le cinque curiosità della saga che in pochissimi conoscono
- Il casting mancato di Aragorn: prima di Viggo Mortensen, la parte di Aragorn era stata affidata a Stuart Townsend e offerta a nomi come Daniel Day-Lewis e Nicolas Cage. Fu solo grazie all’incoraggiamento del figlio di Mortensen che l’attore accettò il ruolo, che lo avrebbe reso celebre in tutto il mondo.
- Gandalf rifiutato da Connery: Sean Connery declinò il ruolo di Gandalf non avendo letto i libri e non comprendendo la sceneggiatura, nonostante gli fossero offerti circa 400 milioni di dollari. David Bowie ricevette la stessa proposta, ma rinunciò per impegni di lavoro.
- La troupe costruì “miniature giganti” (bigature) – Per ricreare città e scenari memorabili come Minas Tirith, il team di produzione costruì enormi modelli dettagliati chiamati bigature: strutture così grandi da permettere alle troupe di camminarci intorno e girare scene realistiche
- Christopher Lee e la passione per Tolkien: l’attore che interpretò Saruman rileggeva ogni anno i libri e fu l’unico del cast ad aver incontrato personalmente Tolkien in un pub a Oxford. Lee compose anche album metal ispirati all’universo tolkieniano.
- Il provino sbagliato di Jake Gyllenhaal: il giovane Gyllenhaal fece audizione per il ruolo di Frodo con il proprio accento americano, senza sapere che era richiesto un inglese britannico. Ovviamente, non superò la selezione, ma l’episodio resta un curioso aneddoto della pre-produzione.
Questi aneddoti dimostrano quanto dietro la magia de Il Signore degli Anelli ci sia un mondo di dettagli, scelte sorprendenti e storie poco conosciute. Anche a vent’anni di distanza, la trilogia di Peter Jackson continua a incantare e a ispirare nuove generazioni di fan, confermandosi un capolavoro senza tempo del cinema fantasy.
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