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“Il vaccino rende liberi”, è polemica per il fotomontaggio del vicesindaco no vax di Bistagno

Il post del vicesindaco Blengio

“Il vaccino rende liberi”, è polemica per il fotomontaggio del vicesindaco no vax di Bistagno. Per Domenico Ravetti del Pd forma e merito sono da censurare

“Il vaccino rende liberi”, ed è stata subito polemica su quel post con il  fotomontaggio sull’iconico cancello di Auschwitz creato e pubblicato dal vicesindaco no vax di Bistagno, in provincia di Alessandria. Non è la prima volta che l’agghiacciante scatto che ritrae il cancello del campo di concentramento nazista per antonomasia viene utilizzato in perifrasi o come sfondo per manipolazioni di dubbio gusto, e anche stavolta si sono scatenate le polemiche, soprattutto a contare il ruolo istituzionale dell’autore.

Polemica sul fotomontaggio no vax: Riccardo Blengio sulla graticola del Pd

Polemiche contro Riccardo Blengio, vice sindaco del comune di Bistagno, a cui ha dato la stura il consigliere regionale del Pd Domenico Ravetti: “Sono profondamente indignato di fronte al post pubblicato dal vice sindaco del Comune di Bistagno che per esprimere un pensiero No Vax ha utilizzato l’immagine dell’ingresso di un campo di concentramento con la scritta ‘Il Vaccino rende liberi’, una fotografia che rappresenta un’offesa a tutte le vittime dell’Olocausto”. Poi la chiosa: “Inoltre con questo post il vice sindaco di Bistagno sottopone ad un’inaccettabile paragone tutti coloro che si sono impegnati nella campagna vaccinale e i cittadini che hanno scelto, sottoponendosi all’inoculazione anti Covid-19, di difendere la propria salute e quella degli altri. Valuti l’interessato le proprie dimissioni!”. 

Bistagno, polemica sul fotomontaggio no vax ma l’accusato si difende

Ma Blengio non ci sta a farsi tirare in ballo e, malgrado una scelta obiettivamente azzardata e quanto meno di cattivo gusto, replica a muso duro, anzi, durissimo: “Recentemente qualcuno ha pensato bene di sollevare polemiche sul fotomontaggio che ho condiviso raffigurante il cancello del campo di concentramento di Auschwitz recante la scritta “il vaccino rende liberi”, al posto di quella originale ‘Il lavoro rende liberi’”. Poi la spiegazione: “L’intento era ovvio: far notare che le attuali intenzioni dei governi europei riguardo all’obbligo di Green pass (“lasciapassare”, se lo si vuole chiamare in italiano), con relativa discriminazione dei non vaccinati relegati al ruolo di cittadini di serie “B”, sono criminali”. 

Polemica sul fotomontaggio no vax e Blengio replica: “Clima da caccia alle streghe”

A quel punto Blengio contrattacca: “Hanno creato un clima infame, da caccia alle streghe, in cui chi legittimamente sceglie di non vaccinarsi viene criminalizzato e denigrato. ‘Caccia ai non vaccinati’ titolava questa mattina Repubblica, fomentando l’odio sociale verso chi, con le più disparate motivazioni, pone in essere un comportamento legittimo. Purtroppo da questo post è partita una campagna diffamatoria nei miei confronti che ha coinvolto, oltre ai soliti relitti della politica locale, anche importanti esponenti di partiti che pur avendo ottenuto alle ultime elezioni percentuali da prefisso telefonico occupano posti di spicco nei governi dell’Era Covid, arrivando a chiedere le mie dimissioni o al sindaco di revocarmi deleghe e ruolo da vice sindaco”. E la chiosa: Questi stessi esponenti che hanno costruito carriere politiche sulla retorica della Resistenza e dell’antifascismo non si accorgono di ciò che sta accadendo: ossia di come si stia discriminando e criminalizzando chi dissente”.