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In Belgio scoppia il “Pipi-Gate”: cosa è successo

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“Pipi-Gate”: gli invitati alla festa di compleanno del ministro della Giustizia belga hanno bevuto un po' troppo, finendo per urinare sulle auto della polizia

Il caso del “Pipi-Gate” è scoppiato quando, durante la festa per il 50° compleanno del ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne, tre degli invitati sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre urinavano sulle auto della polizia di scorta parcheggiate nel cortile.

In Belgio scoppia il “Pipi-Gate”: cosa è successo

In Belgio, lo scandalo che ha seguito la rivelazione di quelle immagini è stato subito rinominato dalla stampa locale “pipì-gate”. La festa si è svolta la sera del 14 agosto, nella casa di Kortrijk, città di cui Van Quickenborne è anche sindaco. Oltre ad una dozzina di amici, era presente anche il il Primo Ministro belga, Alexander De Croo. A tarda sera tre dei suoi amici sono usciti di casa e, in tre momenti diversi, hanno urinato sulle auto della polizia. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Van Quickenborne è stato ascoltato presso la commissione disciplinare del Parlamento. Per diverso tempo, infatti, si è discusso sul suo coinvolgimento nell’accaduto. In un primo momento il Ministro della Giustizia ha negato di essere al corrente dello spiacevole incidente. Solo in seguito sono stati diffusi i video delle telecamere di sicurezza, che lo hanno ripreso mentre rideva e mimava il gesto. Ai giornalisti Van Quickenborne ha dichiarato: “Non ricordo esattamente, ma probabilmente stavo facendo finta di suonare la chitarra”.

Di nuovo al centro delle cronache

Vincent Van Quickenborne, membro del partito Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti, è considerato uno dei politici più vicini al Primo Ministro Alexander De Croo. Non è, tuttavia, estraneo ai fatti di cronaca. Un anno fa, infatti, è stato vittima di un tentativo di rapimento. Il piano è stato sventato, ma da allora vive sotto protezione, insieme alla sua famiglia. Il Ministro, infatti, è sempre accompagnato da una scorta armata. È proprio su quei veicoli, posti per la sua tutela, che gli inviati hanno urinato. I sindacati di polizia sono immediatamente insorti, chiedendo le dimissioni del Ministro.