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Incendio al parco della Majella, intervento tempestivo dei vigili: corsa contro il tempo

majella

In Abruzzo continuano a imperversare gli incendi e il Parco della Majella non smette di bruciare da 10 giorni. Mancano le risorse e il WWF dice la sua

Il parco della Majella brucia da giorni. E’ una lotta contro il tempo per via del vento e del rogo che sta trasformando tutto in cenere. E’ stata avviata la bonifica per evitare che si accendano altri incendi. I soccorsi non sarebbero intervenuti in tempo a causa dei pochi mezzi a disposizione della regione Abruzzo.

Situazione critica per il Parco della Majella

E’ da diversi giorni, ormai, che prosegue la lotta per sconfiggere gli incendi che stanno devastando la regione Abruzzo. Il Parco della Majella è stato colpito in modo particolarmente forte dal fuoco e si sta completamente riducendo in cenere. Nonostante l’intervento dei soccorsi, non si è ancora riuscito a sconfiggere il rogo, data la poca disponibilità di mezzi che ha la regione. Il parco è in fiamme da 10 giorni e il presidente del WWF Italia, Dante Caserta, si è espresso a riguardo.

“Quella che sta vivendo l’Abruzzo per gli incendi è un’emergenza gravissima. Ad oggi, ma l’elenco è in continuo aggiornamento, il territorio di 89 comuni abruzzesi su un totale di 305 (siamo a quasi 1 comune su 3) è stato interessato dalle fiamme”.

“La situazione del Parco della Majella è emblematica: è incredibile che un Parco nazionale possa bruciare per 10 giorni senza che si riesca a risolvere la situazione. Non solo bisogna utilizzare tutti i mezzi a disposizione per spegnere il più presto possibile quell’incendio, ma anche individuare e correggere cosa non ha funzionato perché situazioni come queste semplicemente non devono verificarsi mai più”.

Le risorse della Regione non bastano per salvare il Parco della Majella

Parla poi il vicepresidente del WWF: “Innanzitutto vogliamo ringraziare quanti in queste settimane difficilissime hanno lavorato per giorni e giorni sul fronte degli incendi per cercare di salvare il salvabile, agendo spesso in situazioni estremamente complicate e con pochissimi mezzi. Chiediamo un impegno eccezionale alle forze dell’ordine e alla magistratura per individuare e punire i criminali incendiari che hanno messo a ferro e fuoco la regione e chiediamo ai parchi e alle aree protette di centuplicare gli sforzi in difesa della Natura e di adottare misure di prevenzione adeguata“.

Il WWF chiede inoltre alla Regione “di dotarsi di un efficiente piano di sorveglianza e di intervento anti-incendi e di programmare il futuro ascoltando esperti indipendenti; invitiamo inoltre i cittadini a segnalare comportamenti illeciti o scorretti aiutando così le forze dell’ordine a svolgere le indagini”.

Caserta conclude dicendo: “Unica nota positiva in questa situazione drammatica è vedere tanti cittadini che si stanno mobilitando per sorvegliare aree naturali di pregio come ad esempio i volontari delle associazioni che hanno organizzato turni di sorveglianza nella Valle Peligna, in provincia di L’Aquila, a partire dall’Oasi WWF di Anversa degli Abruzzi”.