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Bilaterale Meloni-Macron all’Eliseo: “D’accordo sui migranti, servono passi concreti in Ue”

Incontro Meloni e Macron Parigi

Incontro a Parigi tra il premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron: le dichiarazioni alla stampa.

Poco prima dell’incontro a Parigi, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Francia Emmanuel Macron hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa.

Incontro tra Meloni e Macron a Parigi, le dichiarazioni alla stampa

Incontro a Parigi tra il premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Poco prima del bilaterale all’Eliseo, i due politici hanno tenuto un punto stampa durante il quale hanno rilasciato alcune dichiarazioni.

“Ci attende alla fine di questo mese un importante Consiglio europeo: siamo d’accordo che si debbano fare passi concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna. Bisogna superare la diatriba tra movimenti primari e secondari”, ha affermato Meloni. “In questa chiave è centrale il parternariato con il Mediterraneo, non solo il nord Africa”.

La leader di Fratelli d’Italia, poi, ha aggiunto: “Servono passi concreti in Ue. Con la Francia condividiamo una sensibilità comune su molte materie, penso al tema del Mediterraneo, in particolare con riferimento alla Tunisia e alla Libia, verso i quali lavoriamo con obiettivi convergenti. Non possiamo consentire che tornino parametri che oggi sarebbero assolutamente inadeguati: la sfida è una governance incentrata sugli investimenti: se ci siamo dati una priorità non si può non tenere conto di questi elementi”.

Il nodo delle migrazioni

In presenza dei cronisti radunati a Parigi, Macron ha ribadito la necessità di rendere più forte e incisiva la politica comune dell’Ue nell’ambito migratorio. “Continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo, dobbiamo organizzarci meglio» in materia di asilo e immigrazione per evitare nuovi drammi, ha dichiarato Macron evocando anche la necessità di rafforzare «il controllo delle nostre frontiere esterne”, ha detto. Per il leader francese, si tratta di una questione che l’Italia “conosce bene”.

Facendo riferimento alla firma del Trattato del Quirinale che “sigilla l’amicizia” tra i due Paesi, Macron ha anche voluto omaggiare “i legami tra le nostre società, le nostre economie, le nostre università, i nostri artisti, che fanno vivere ogni giorno questo rapporto così unico che esiste tra l’Italia e la Francia. È questa amicizia che mi interessa prima di tutto, signora presidente del Consiglio, quella che permette talvolta di far vivere le controversie, i disaccordi, ma in un quadro sempre rispettoso perché si iscrive in una storia più grande e profonda di noi”.

Il sostegno all’Ucraina e la candidatura di Roma

Nel corso del punto stampa, Meloni ha anche rimarcato il sostegno all’Ucraina. “Non c’è dubbio che l’Italia e la Francia continueranno a sostenere la causa ucraina a 360 gradi. Se non lo facessimo troveremmo un mondo molto più caotico”, ha detto il premier. “Quello che gli ucraini stanno facendo è difendere anche la nostra libertà. Sono fiera di poter annunciare assieme a Macron che lo scudo antiaereo franco-italiano Samp-T è adesso operativo in Ucraina”.

Meloni, infine, è anche intervenuta al Bie per sostenere la candidatura di Roma. “La nostra eredità, l’eredità dell’Expo mira a costruire un percorso di progresso per la comunità internazionale; per mostrare che i nostri obiettivi per il millennio possono essere raggiunti, che non sono solo parole e che il rapporto tra le persone e il loro ambiente può essere davvero migliorato lavorando insieme. Scegliere di ospitare l’Expo 2030 a Roma significa scegliere tutto questo. Scegliete Roma portiamo insieme la storia nel futuro”, ha detto.