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Intelligenza artificiale, in un esperimento ChatGpt ha scritto il suo primo paper scientifico

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Un esperimento di due ricercatori israeliani ha dimostrato che l'intelligenza artificiale generativa è in grado di produrre un lavoro di ricerca completo dal punto di vista metodologico e stilistico: pro e contro

Un esperimento portato avanti da due ricercatori israeliani ha posto ancora una volta in evidenza tutte le potenzialità ma anche i pericoli dell’Intelligenza Artificiale generativa, soprattutto nell’ambito dei dati scientifici

Intelligenza Artificiale, tra luci e ombre

Delle potenzialità, ma anche dei limiti e dei pericoli che l’impatto dell’intelligenza artificiale avrà nelle nostre vite in un futuro non così lontano, ne siamo più o meno ormai tutti consapevoli.

Una contrapposizione che appare ancora più evidente nell’esperimento effettuato da due ricercatori israeliani, portato all’attenzione dei media italiani dal magazine specializzato in tecnologia wired, citando un articolo della prestigiosa rivista scientifica Nature.

Algoritmo guida ChatGpt nella produzione di Paper scientifico

Come scrive Wired: “Nell’esperimento citato, il biologo e data scientist dell’istituto israeliano di tecnologia di Haifa Roy Kishony e il suo pupillo Tal Ifargan, un algoritmo automatizzato ha guidato ChatGpt in tutti gli step che vanno dall’analisi di un set di dati medici, all’identificazione dei possibili argomenti di interesse scientifico, fino alla stesura di un paper”.

Partendo dalle risposte di 250mila cittadini che fornivano informazioni sul loro stato di salute, sulla loro alimentazione, abitudini e quantità di attività fisica, l’algoritmo ha messo a lavoro ChatGpt chiedendo di programmare un software per l’analisi dei dati e di scegliere un obiettivo di ricerca. Che, alla fine è stato quello di studiare la relazione tra attività fisica, alimentazione e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Non entrando troppo in argomenti eccessivamente tecnici, quello che dovrebbe interessare a tutti è che ChatGpt ha svolto un lavoro completo di ricerca, producendo un testo scientifico coerente e valido dal punto di vista metodologico e stilistico.

Pro e contro

Che non può ovviamente in alcun modo paragonarsi al lavoro dei veri scienziati ma che, ancora una volta pone in contrapposizione le incredibili potenzialità dell’Intelligenza Artificiale generativa come strumento per elaborare grandi quantità di dati e il potenziale pericolo di presentare come originali, lavori di bassa qualità nel caso di un suo uso improprio.

A tal riguardo secondo l’esperto di intelligenza artificiale dell’Università di Adelaide Vitomir Kovanovi l’esperimento sottolinea proprio l’importanza di maggiori controlli sull’utilizzo delle intelligenze artificiali nella produzione scientifica. “Probabilmente dovremo fare di più in futuro se produrre paper fasulli si rivelerà così facile”.