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Corea del Nord: intesa saltata tra Kim Jong-un e Trump

Trump-Kim

La Corea del Nord non è disposta a rinunciare al nucleare in cambio di aiuti economici

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha fatto passo indietro sulla possibilità d’incontrare il presidente americano Donald Trump per discutere in merito alla denuclearizzazione del paese.

La Corea non rinuncerà al nucleare

La notizia della marcia indietro della Corea del Nord sul tema del nucleare è stata diffusa dalla Kcna, acronimo del Korean Central News Agency. Secondo le ultime notizie diffuse dall’ANSA, Kim Jong-un ha usato parole forti nei confronti del presidente Trump, definendolo un “leader fallimentare” se seguirà il percorso dei suoi predecessori. Il leader nordcoreano non è disposto ad accettare un piano di denuclearizzazione come la Libia.

La Corea del Nord ha quindi cambiato il suo atteggiamento nei rapporti con l’America: è pronta a declinare l’invito all’incontro che avrebbe dovuto tenersi il 12 Giugno 2018. Il paese Coreano non è disposto a rinunciare al nucleare ” in cambio di aiuti economici e interscambio con gli Usa”.

Nell’incontro previsto con i rappresentanti della Casa Bianca la Corea del Nord doveva presentare la sua disponibilità a rinunciare agli armamenti atomici. Come ha riferito il vice ministro degli esteri Kim Kye-gwan però la Corea non è disposta ad avere colloqui con l’America, sul nucleare, che spingerebbero solo il paese in un angolo e lo costringerebbero “a rinunciare all’arsenale atomico”.

Fine della tregua

La Corea del Nord, negli ultimi mesi, aveva fatto delle scelte politiche e, diplomatiche, rivolte a creare un clima di distensione e pace, a livello interazionale: il 21 Aprile 2018 Pyongyang aveva annunciato la sua volontà di sospendere i test nucleari; pochi giorni dopo il leader Kim Jong-un aveva incontrato il presidente della Corea del Sud Moon Jea-in, scambiandosi una storica stretta di mano. Questo clima d’intesa sembra ora cancellato dalla decisione di non incontrare il presidente Donal Trump.

L’incontro di storica portata era previsto per Giugno 2018; l’iniziativa era partita proprio dal leader nordcoreano che aveva inviato in America dei suoi diplomatici, per raggiungere una possibile intesa.