Il governo Israeliano ha definito “propaganda” l’affermazione di Hamas secondo cui il gruppo militante avrebbe voluto rilasciare altri due ostaggi per motivi umanitari, ma Israele avrebbe rifiutato di riceverli.
Hamas pronto al rilascio degli ostaggi
Abu Ubaida, portavoce del braccio armato di Hamas, ha annunciato di aver informato il Qatar dell’intenzione del gruppo di rilasciare altre due persone: “Ieri sera abbiamo informato i nostri fratelli del Qatar che avremmo rilasciato Nourit Yitshaq e Yokhefed Lifshitz per motivi umanitari e senza aspettarci nulla in cambio. Tuttavia, il governo di occupazione israeliano si è rifiutato di accettarli”. Abu Ubaida ha anche detto che Hamas era pronto a liberare le due persone “usando le stesse procedure” coinvolte nella scarcerazione degli americani Judith Tai Ranaan e sua figlia Natalie. Il Qatar, che ha contribuito a mediare il rilascio di venerdì, non ha ancora concesso alcun commento.
La replica di Israele
In una breve dichiarazione, l’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato: “Non faremo riferimento alla falsa propaganda di Hamas” aggiungendo “Continueremo ad agire in ogni modo per riportare a casa tutte le persone rapite e scomparse”. Majed al-Ansari, portavoce del Ministero degli Esteri qatariota, ha invece dichiarato che il Qatar spera che tutti i prigionieri vengano presto liberati: “non posso promettervi che questo accadrà oggi o domani o dopo domani. Ma stiamo intraprendendo un percorso che porterà molto presto alla liberazione degli ostaggi, soprattutto dei civili”.
I prigionieri di Hamas
Il portavoce di Hamas Khaled al-Qaddoumi ha affermato che il governo israeliano “non era serio” riguardo al rilascio dei prigionieri. “Ci siamo offerti di consegnare i prigionieri che sono in gravi condizioni per ragioni esclusivamente umanitarie. Volevamo consegnarli alle loro famiglie. Purtroppo, il governo di Israele ha rifiutato di prenderli” ha commentato ad Al Jazeera. Durante l’incursione a sorpresa del 7 ottobre, i terroristi palestinesi hanno catturato circa 210 persone, che sono detenute in luoghi sconosciuti all’interno della Striscia di Gaza. Tra queste ci sono anche donne, bambini, anziani, persone provenienti da altri Paesi che si sono adoperate per il loro rilascio e soldati israeliani.