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Ivanka contro Trump: su media e immigrazione papà sbaglia

Ivanka Trump

Ivanka Trump prende le distanze dal padre ammettendo che con la separazione dei figli dai genitori si è toccato il punto più basso.

Ivanka Trump dopo essere stata criticata in questi mesi per non essere intervenuta sullo scandalo dei bambini separati dai genitori al confine tra gli Stati Uniti e Messico ammette che con questa storia anche lei ha raggiunto “il punto più basso” della sua presente alla Casa Bianca. La prima consigliera di Trump prende poi le distanze da quanto dichiara il padre sui media, affermando che non è vero che sono “i nemici del popolo”.

Il punto più basso di Ivanka Trump

Ivanka Trump sogna di diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti, e per riuscirci non esita nemmeno a criticare il padre, per cui svolge il ruolo di consigliere. In questi mesi Ivanka è stata infatti oggetto di diverse critiche, soprattutto per non aver preso le distanze da Donald Trump quando è scoppiato lo scandalo delle famiglie immigrate separate al confine tra gli Stati Uniti e Messico.

Ancora oggi molti bambini non hanno potuto riabbracciare i genitori, e Ivanka Trump ai microfoni di Axios News Shaper ammette ora che con questa storia anche lei ha raggiunto “il punto più basso” della sua presenza alla Casa Bianca. Pur sottolineando che “l’immigrazione è un argomento incredibilmente complesso e l’immigrazione clandestina è incredibilmente complicata”, la figlia del tycoon confessa di aver vissuto la storia dei figli separati dai genitori “in maniera molto emotiva”.

All’inizio dell’anno la politica della “tolleranza zero” di Trump ha causato infatti la separazione di centinaia di bambini immigrati dalle loro famiglie. Dopo le accese polemiche, nel giugno scorso il presidente USA ha invertito la rotta firmando un ordine esecutivo affinché fossero riuniti i bambini con i genitori. La CNN riferisce però che circa 1 bimbo su 3 continua a rimanere separato dalla mamma e dal papà, perché nel frattempo i genitori sono stati espulsi e per vari motivi gli enti governativi non hanno ritenuto ammissibile il ricongiungimento familiare.

Figlia di un’immigrata

Fino a questo momento, Ivanka Trump non aveva commentato le drammatiche immagini dei bambini in lacrime che chiedevano della mamma e del papà. Il suo pensiero era stato affidato solo al portavoce della Casa Bianca il quale aveva puntualizzato che Ivanka aveva “affrontato la problematica con il padre” e che si sarebbe occupata di “parlare con qualsiasi membro del Congresso affinché fosse trovata una soluzione legislativa” al caso.

“Queste non sono questioni facili, sono problemi incredibilmente difficili” dichiara ora Ivanka, ricordando di essere anche lei “figlia di una immigrata” in quanto la madre, Ivana (ex moglie del tycoon) è nata e cresciuta nella Repubblica Ceca comunista. “Ma lei è arrivata legalmente in questo Paese rispettando le leggi. – puntualizza – Dobbiamo stare infatti molto attenti ad incentivare comportamenti che rischiano di far divenire i bambini vittime della tratta degli esseri umani”.

Il rapporto con i media

Ivanka Trump affronta anche il nodo dei media, la maggior parte dei quali poco simpatici al padre. “Ho personalmente ricevuto la mia quota personale di copertura mediatica che so non essere stata pienamente accurata. Per questo comprendo come mai la gente abbia timori e preoccupazioni quando finisce sui giornali, soprattutto se ritiene di essere stata presa di mira” spiega. “Comunque non ritengo i media nemici del popolo“, puntualizza.

La stampa americana, ovviamente, ha dato molto risalto alle parole di Ivanka e a stretto giro è intervenuto Trump per mettere qualche puntino sulle i. Su Twitter, infatti, il presidente USA chiarisce come la figlia abbia “correttamente risposto di no” alla domanda se “i media siano nemici del popolo” perché, chiarisce, “ad essere i nemici del popolo sono le fake news, in larga percentuale (presenti, ndr) sui media”.