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Juventus-Real Madrid: le strategie di Zidane

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Juventus-Real Madrid vista tatticamente dalla parte degli spagnoli. Ecco come si schiererà in campo la squadra del tecnico Zinedine Zidane

Juventus-Real Madrid, finale di Champions League, che si giocherà sabato sera a Cardiff con fischio di inizio alle ore 2045 non è solamente numeri e curiosità colore e tifosi, ma è pure tattica. Ci soffermiamo, non tanto sui colori bianconeri di cui conosciamo pregi e difetti ma sulla squadra spagnola che ha dimostrato di avere un attacco al fulmicotone ma anche una difesa non propriamente imbattibile. Zidane, tecnico del spagnoli, opera in campo con il suo 4-3-1-2.

Talento, classe, imprevedibilità, sono tre parole che caratterizzano alla perfezione il gioco dei madridisti. Squadra che merita grandisismo rispetto perché in ogni momento della sfida può creare grattacapi alla squadra avversaria di turno. Le fasce sono certamente molto sfruttate, i blancos hanno in rosa giocatori che saltano l’uomo creando la superiorità numerica, situazione che può portare la difesa opposta a dover fronteggiare più uomini.

In porta, dopo i tanti anni in cui l’indiscusso numero uno era Iker Casillas, è salito alla ribalta Keylor Navas, costaricense, ex Albacete e Levante. Scattante, attento ma non sempre preciso. Certamente inferiore al portiere che invece ha la Juventus.

Sulla destra operano spesso Danilo e Toni Kross che però non attaccano in maniera costante, forse proprio su questo lato del campo la Juventus potrebbe trovare maggiori possibilità di contrastare gli avversari. Dall’altra zona del campo, sulla sinistra, tanto per intenderci, ecco il duo delle meraviglie formato da Marcelo e Cristiano Ronaldo.

Inutile dire che dal piede fatato di CR7 possono partire inviti allettanti per i compagni ma anche conclusioni improvvise altrettanto pericolose verso la porta di Gianluigi Buffon. Le sue punizioni spesso poi arrivano a centrare la porta e anche di testa certamente il portoghese non scherza. Insomma parliamo realmente di un grande fuoriclasse del calcio. Portoghese che di fatto opera da esterno alto ma che svaria in tutta la zona offensva del campo.

Lo stesso Marcelo comunque non è da sottovalutare. Se in serata buona, sulla fascia imperversa, sfidando chiunque in velocità. Ha buoni tempi di inserimento in area ed è bravo pure nel mandare palloni al centro. Probabilmente difetta un pochino in continuità anche se sono maggiori le volte nelle quali riesce a diventare una pedina fondamentale per i suoi.

Varane e Sergio Ramos saranno probabilmente i due centrali. Non sempre appaiono sicuri e le reti incassate sia in Champions League ma anche in campionato dimostrano come sicuramente la retroguardia sia il reparto più debole dei madridisti. Bucarli centralmente non sarà impossibile per gente come Higuain e Dybala molto sguscianti ma anche per un Mandzukic che fa della forza fisica la propria maggiore caratteristica.

In mezzo al campo Modric e Casemiro sono certamente giocatori con caratteristiche diverse. Il secondo è maggiormente un uomo che da il giusto equilibrio alla compagine spagnola, tatticamente è un uomo molto importante per il tecnico Zidane. Il primo è abile nelle sovrapposizioni e è bravissimo nell’aiutare i compagni in difficoltà. Con lo stesso Kross sono abilissimi nell’effettuare cross precisi da fondo campo.

E veniamo alla zona offensiva. I nomi sono notissimi: Bale (o Isco) e Benzema, pronti a ricevere ma anche a servire, palloni invitanti per Cristiano Ronaldo. Gareth Bale è in dubbio ma se scenderà in campo sarà certamente una spina nel fianco della difesa avversaria. Ha disputato un campionato europeo coi fiocchi nello scorso 2016 e ha capacità balistiche molto importanti. Meno evidente potrebbe risultare il sostituto Isco, certamente meno imprevedibile.

Infine Karim Benzema, francese ma di chiare origini algerine, ha sinora realizzato 122 reti in 244 partite giocate con la casacca bianca. In pratica una rete ogni due gare di media. Non sempre è decisivo sotto porta ma ha una buona stazza fisica, sa muoversi negli ultimi sedici metri e è un destro naturale. Abile a creare spazi per i compagni ma pure a rifinire le azioni da rete.

Insomma, ricapitolando, possiamo dire che la difesa del Real Madrid è sicuramente battibile mentre dalla cintola in su la squadra di Zinedine Zidane può fare realmente paura.