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L’ambasciata Usa a Roma: “Non viaggiate in Italia, rischio covid e terrorismo”

Blinken con Di Maio

L’ambasciata Usa a Roma: “Non viaggiate in Italia, rischio covid e terrorismo”. Il Center for Disease Control and Prevention ci dà livello 4, il massimo

L’ambasciata Usa a Roma spiazza tutti e giusto mentre il governo Draghi allenta i divieti sulla scorta di una situazione covid migliorata pubblica sul sito ufficiale un alert che sta fra mistero, schiaffo e “inciucio”: “Non viaggiate in Italia, rischio covid e terrorismo”. Parliamo di un “travel advisory” ad uso dei cittadini statunitensi che volessero visitare l’Italia. E le motivazioni sono su due piani ed entrambe un po’ spiazzanti: il rischio Covid è stato elevato al livello 4, cioè il massimo, con lo stesso potenziale range del Brasile per intenderci. Poi i potenziali attentati terroristici su suolo italiano, e qui ci si preoccupa un pò perché le barbe finte Usa da sempre fiutano l’aria più e meglio dei paesi dove fanno il nido. Cerchiamo di capirci qualcosa.

L’ambasciata: “Non viaggiate in Italia, livello covid 4”

Il Center for Disease Control and Prevention più accreditato degli Usa, quello di Atlanta, ha aggravato a livello 4 il rischio Covid-19 per l’Italia, definito sul sito dell’ambasciata come “molto alto”. La nota è stata pubblicata in esatto sincrono con il momento in cui sono inziati a circolare i contenuti della bozza del decreto riaperture. Attenzione: esattamente dieci giorni fa il ministro degli Esteri Luigi di Maio era andato in visita ufficiale negli Usa, primo fra tutti i ministri europei, ed aveva parlato a lungo con il Segretario di Stato Tony Blinken. “Che c’azzecca?”. Nulla, a tener conto del singolo episodio, molto a contare in pia ipotesi un dato. Cioè che forse un governo in bilico fra obbligo sociale a riaprire e rigorismo interno aveva bisogno di una “sponda” da parte di un governo (di nuovo) amico nel descrivere una clima pericoloso e magari motivare provvedimenti impopolari come ad esempio il coprifuoco rimasto alle 22.

Italia nel mirino e attacchi “imminenti”

L’ambasciata batte infatti molto sul tema terrorismo e raccomanda di “esercitare ulteriore cautela. L’Italia presenta un rischio di lungo corso paventato da gruppi terroristici, che continuano a pianificare possibili attacchi in Italia”. Qui un po’ si cade dal pero, un pò ci si preoccupa perché nelle faccende spione gli Usa non sono secondi a nessuno, anche se sul caso di specie emerge un paradosso grosso come una casa. A fare i debiti scongiuri infatti l’Italia è l’unico paese europeo fra quelli più importanti a non aver subito negli ultimi anni alcun attacco terroristico di rilievo a fronte di altri paesi Ue letteralmente devastati da stragi, ammazzamenti, esplosioni e furgoni impazziti.

Servizi in contatto, almeno si spera

Tuttavia l’alert dell’ambasciata è perentorio: “I terroristi potrebbero attaccare con poco o nessun preavviso, prendendo di mira luoghi turistici, hub di trasporto, centri commerciali e mercati, strutture del governo locale, hotel, club, ristoranti, luoghi di culto, parchi, importanti eventi sportivi e culturali, istituzioni educative, aeroporti e altre aree pubbliche”. La speranza a questo punto e che l’Aise e le agenzie Usa siano già in preallarme coordinato, o quanto meno che i rischi paventati negli States siano meno alti di quanto una pubblicistica così spiazzante non lasci intendere.

Le raccomandazioni per chi parte

La nota chiude con le raccomandazioni canoniche a chi comunque decidesse di viaggiare in Italia: fare attenzione mentre si viaggia in luoghi turistici o in negozi pubblici affollati e seguire le istruzioni delle autorità locali. Poi un’avvertenza più concreta, forse la più attendibile: monitorare i media locali per notizie dell’ultim’ora e modificare i propri piani in base alle nuove informazioni. Infine, e qui siamo fra set e realtà, preparare un “piano B in caso di situazioni d’emergenza”.