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La Corte Suprema del Perù dice no alla scarcerazione di Castillo

L'ex presidente peruviano Castillo

La Corte Suprema del Perù dice no alla scarcerazione di Castillo mentre nel paese proseguono le manifestazioni e gli scontri dei suoi sostenitori

La Corte Suprema del Perù dice no alla scarcerazione di Pedro Castillo e secondo il massimo organo di giustizia del paese il presidente destituito deve restare in cella, anche a contare che la sua libertà probabilmente fomenterebbe maggiormente i disordini innescati dai suoi sostenitori che hanno fatto già otto morti ed innescato una spaventosa escalation di violenza nel paese.

No alla scarcerazione di Castillo

Il dato crudo è quello per cui la corte suprema peruviana ha respinto la richiesta di scarcerazione che era stata presentata dai legali dell’ex presidente Pedro Castillo. Il capo di stato non più in carica si trova in stato di detenzione preventiva con l’accusa di ‘ribellione’. Quell’accusa era arrivata a Castillo dopo il tentativo fallito di sciogliere il Parlamento

I disordini e le proteste contro Boluarte

E dopo la nomina da parte dello stesso della nuova presidente, Dina Boluarte in perù erano scoppiati feroci disordini fra sostenitori dell’ex presidente e forze di polizia.  I manifestanti erano scesi in piazza per chiedere la chiusura del Parlamento e le dimissioni della nuova presidente. E proprio lei, ex vice, che era subentrata a Pedro Castillo, arrestato e destituito, ha proposto di anticipare il voto generale del 2026 già all’anno prossimo.