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La proposta di FdI: un premio per chi torna dall'estero con 3 figli

La premier e leader di FdI Giorgia Meloni

La finalità di FdI con il premio per chi torna dall'estero: contrastare in un colpo solo fuga di cervelli e denatalità italiana

Sul tema si erano innestate molte polemiche, non ultima quella sul ruolo “sostitutivo” dei migranti: adesso arriva la proposta fattuale di FdI: un premio per chi torna dall’estero con 3 figli. Il capogruppo alla Camera del partito Tommaso Foti ha redatto una apposita bozza normativa. Il sunto è che secondo l’esponente del partito della premier Giorgia Meloni i talenti italiani che tornano dall’estero potrebbero essere i risolutori della bassissima natalità del nostro paese. E come? Con una proposta di legge di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. In sostanza Foti vuole risolvere un un colpo solo la “fuga di cervelli” e la denatalità. Il mezzo sarebbe incentivare ulteriormente il rientro dei talenti italiani dagli altri Paesi.

FdI: un premio per chi torna dall’estero

Ma con delle condizioni: cioè solo quelli che hanno almeno tre figli minorenni, che si porterebbero indietro con loro in Italia. La proposta è stata presentata alla fine di marzo e Fanpage spiega che il testo è già presente sul sito della Camera dei deputati. Manca l’assegnazione in Commissione. L’articolo del meloniano è unico ed ecco qualche stralcio significativo: “I soggetti possono optare per il prolungamento del regime agevolato di cui alle citate disposizioni del presente articolo fino al periodo d’imposta successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane se al momento dell’esercizio dell’opzione abbiano almeno tre figli minorenni o a carico, anche in affido preadottivo”.

Uno sgravio fiscale importante

E ancora: “L’opzione è esercitata previo versamento di un importo pari al 3 per cento dei redditi prodotti in Italia oggetto dell’agevolazione, relativi al periodo d’imposta precedente a quello di esercizio dell’opzione. L’esercizio dell’opzione è consentito a partire dalla data di entrata in vigore della presente disposizione”.

Il calcolo dei redditi da lavoro dipendente

Ma in sunto? I redditi di lavoro dipendente, quelli assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare. Insomma, uno sgravio fiscale di peso per la famiglia che fosse rientrante in Italia e valido fino a che il figlio più piccolo non diventa maggiorenne.