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La psicologia delle scommesse sportive, la mente razionale contro l’irrazionalità

scommesse sportive

Le strategie vincenti e le trappole psicologiche che portano a perdere quando si scommette online.

Il betting è un hobby molto popolare tra gli italiani che tradizionalmente si sono sempre divertiti con le scommesse sportive. Anche quando queste non erano legali in Italia e non esistevano i siti scommesse ADM, ci si divertiva con il Totocalcio che incarnava il sogno della rinascita tipico del dopoguerra. Arricchirsi all’improvviso grazie alle proprie competenze sulle partite di Serie A e Serie B era possibile. Oggi il Totocalcio sta vivendo un momento di rilancio e i nuovi siti scommesse sono sempre più popolari. Ma cosa si cela dietro la voglia di scommettere?

I motivi per cui le persone investono soldi nelle scommesse sono diversi. Da un lato c’è il fattore rischio che produce adrenalina, dall’altro il desiderio di vincere un bel gruzzoletto senza sforzi, da dedicare alla soddisfazione di qualche sfizio. Altre volte le scommesse rispondono al bisogno competitivo innato negli uomini o più semplicemente la scommessa rappresenta un momento di evasione e divertimento. Obiettivo, quello ludico, dei nuovi bookmakers AAMS, siti che sono recenti e innovativi e si impegnano più di altri per proporre novità e modalità di gioco sempre più divertenti.

Mente razionale e irrazionale nelle scommesse

Chiunque si sia avvicinato ai nuovi siti scommesse anche per caso è stato tentato dal piazzare una giocata. Forse per la comodità offerta dai nuovi bookmakers a portata di click anche dallo smartphone e la facilità del cogliere al volo una quota vantaggiosa in real time. Le scommesse a differenza di altri giochi come le slot online ci comunicano l’idea per cui mettiamo in gioco un ragionamento razionale e le nostre abilità. Ma in realtà chi scommette spesso lo fa in modo opposto: irrazionale e senza logica.

Alla base di questo errore vi è l’incapacità di valutare in modo corretto la probabilità. Nella scelta ci si lascia influenzare da elementi di tipo diverso, che niente hanno a che fare con la razionalità. La fede sportiva, una quota accattivante, una stima sbagliata di eventi ritenuti probabili sono alla base della nostra fallacia nel betting.

La razionalità viene meno del tutto quando si verifica il tilt. Si tratta di un momento o evento negativo, non necessariamente legato alle scommesse, che porta il giocatore a scommettere in modo irrazionale. Anche una serie di scommesse perse, con il bankroll che diminuisce a vista d’occhio, può scatenare il tilt. In questo caso si mette in atto il tentativo di recuperare in tempi brevi quanto perso, che conduce irrimediabilmente a scommesse illogiche. Ad esempio schedine multiple con tanti eventi per raggiungere un moltiplicatore molto elevato. Oppure giocare su eventi con quote altissime sperando nell’avverarsi dell’altamente improbabile.

Siti scommesse nuovi: la psicologia del trading

I nuovi siti scommesse consentono di piazzare giocate in vari modi, tra cui le quote classiche, le schedine del Totocalcio e anche con il betting exchange. Quest’ultima è una modalità in cui i giocatori anziché puntare contro il banco scommettono contro altri giocatori. Un elemento fondamentale quando si valuta l’opportunità di fare trading sportivo è mettere in conto le perdite. Queste sono una parte integrante del mondo delle scommesse: accettare il fatto che il rischio zero non esiste è il migliore buon punto di partenza.

Infatti partendo da questo presupposto si elimina quella tendenza a voler recuperare tutto e subito dopo una scommessa perdente. Anche la mentalità dell’arricchimento facile va eliminata nello sport trading. Al contrario bisogna entrare nell’ottica che l’applicazione di qualsiasi metodo offre i propri risultati in modo costante nel lungo periodo e non con una giocata fortunata che all’improvviso cambia la vita.

Vincere alle scommesse: strategia VS tattica

I nuovi bookmakers propongono spesso bonus di benvenuto molto allettanti per i nuovi giocatori e spesso ci si improvvisa scommettitori. Non c’è niente di male nel destinare qualche euro a una scommessa folle di tanto in tanto, la storia spesso ha visto grandi invenzioni nate proprio da una scommessa. Ma se l’obiettivo è giocare in modo costante allora serve una strategia. A differenza della tattica, una buona strategia si attua nel lungo periodo.

Una strategia vincente riesce a contrastare gli elementi psicologici contingenti, che in un determinato momento porterebbero a scelte irrazionali. La strategia evita errori comuni come schedine multiple con un numero incosciente di eventi a bassa quota. Evita di usare il cuore anziché il cervello, impedisce di puntare sulle speranze anziché sulle probabilità. La strategia richiede disciplina e rispetto delle regole. Insomma è l’arma del giocatore costante, porta a risultati magari non eccitanti ma costanti e protratti nel tempo.