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La strada che porta a smettere di fumare passa dall’e-cig? I dati degli studi

smettere di fumare con le e-cig

Il laboratorio Abich di Verbania ha studiato la pericolosità delle sigarette elettroniche comparandola a quella delle sigarette tradizionali.

È un percorso tortuoso, una sfida che purtroppo vede molti fallire. Ogni supporto utile a smettere di fumare diventa un prezioso alleato. L’importante è trovare soluzioni efficaci: la sigaretta elettronica fa parte di queste? Per cercare di dare una risposta ben argomentata, abbiamo scelto di porre in evidenza i risultati di autorevoli studi che hanno tentato di fare chiarezza sulla validità delle e-cig nella prospettiva di chi è impegnato nel superamento del vizio del fumo.

Un primo dato interessante emerge dall’organizzazione internazionale indipendente Cochrane, che ribadisce il giudizio positivo sulle e-cig. Una valutazione arrivata in seguito alla “living review” condotta dall’ente, coinvolgendo sei nuovi studi realizzati nel 2020.

Le ricerche considerate da Cochrane sono complessivamente 56 (12.805 partecipanti), di cui 29 realizzate come studi controllati randomizzati, così da ridurre l’effetto bias. L’obiettivo è la verifica dell’efficacia delle sigarette elettroniche nel supporto ai fumatori che desiderano abbandonare definitivamente il tabagismo, tenendo conto chiaramente anche di tollerabilità e sicurezza.

Un altro fattore che ha inciso sul giudizio positivo dell’ente nei confronti delle e-cig riguarda la frequenza degli effetti avversi. Cochrane non ha infatti registrato differenze tra lo svapo di dispositivi con e senza nicotina, e nel complesso l’incidenza di effetti indesiderati è contenuta. Oltre all’efficacia, le ragioni per ricorrere alle e-cig riguardano la riduzione dei rischi per la salute, dovuta all’assenza di combustione. Quest’ultima è infatti la principale causa di patologie polmonari e di natura cardiovascolare, e sprigiona 4.800 sostanze chimiche, 70 delle quali cancerogene.

Il laboratorio Abich di Verbania conferma che le e-cig sono meno pericolose delle sigarette tradizionali, emettendo un vapore 90 volte meno tossico rispetto al fumo. Un giudizio raggiunto dopo una lunga serie di analisi che hanno messo a confronto quattro prodotti: due sigarette a combustione, un riscaldatore di tabacco e una sigaretta elettronica.

Scorrendo i risultati della ricerca, ad attirare l’attenzione sono in particolare i dati relativi alla presenza nel fumo e nel vapore di residui tossici e metalli pesanti. I numeri confermano quello che la comunità medica e scientifica già da tempo sostiene: le e-cig sono meno dannose per la salute rispetto alle comuni sigarette a combustione. Ed escono vincitrici anche nel confronto con i riscaldatori di tabacco.