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Lei lo lascia e lui decide di ucciderla insieme al nuovo fidanzato

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Un altro caso di delitto passionale. La vicenda si svolge nella provincia di Pordenone. Lui voleva ucciderla insieme al fidanzato.

Un altro caso di “tentato” delitto passionale. Questa volta la vicenda si svolge nella provincia di Pordenone. Il carnefice è un ragazzo di vent’anni e le vittime sono la ex fidanzata di 19 anni, Alessia Fadelli e il suo nuovo fidanzatino anch’egli di 19 anni. La trama della vicenda, ahimè, è quasi sempre la stessa.

La vicenda

Samuele Del Re era stato lasciato da Alessia, ma Samuele non l’ha accettato. Il ragazzo dunque studia un piccolo piano su come potersi vendicare dell’affronto fattogli. Durante una festa di compleanno, nella quale era certo di trovare la giovane ragazza, la individua e l’accoltella ben tre volte. Samuele ha approfittato della situazione caotica per portare a termine il suo piano malefico. L’allarme è scattato alle 8.30. Alessia viene ferita ma per fortuna non ha subito lesioni gravi. La ragazza è stata subito portata all’ospedale di Udine. E’ sicuro che non sia in pericolo di vita ma la prognosi al momento resta riservata.

I precedenti attacchi

Non è però finita qua. Poco prima il giovane carnefice aveva attaccato ancora. Samuele aveva abbattuto la porta di un albergo di Budoia nel quale si trovavano l’ex fidanzata e il nuovo fidanzato. Il ragazzo attacca il nuovo fidanzatino di Alessia colpendo con un fendente che gli ha procurato, per fortuna, ferite superficiali. Il ragazzo ha accusato questi colpi per di difendere Alessia dall’aggressore. Poco dopo l’attacco Del Re si è dato alla fuga. Il ragazzo è stato però individuato dalle forze dell’ordine grazie alle indicazioni fornite dai due giovani amanti. L’arma del delitto, la quale è stata abbandonata dopo l’attacco non è stata ancora ritrovata. Samuele Del Re è ora in stato di fermo. E’ stato arrestato poco dopo dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.

Un anno fa a Pordenone

Un anno fa a Pordenone si consuma un’altro evento che però non ha avuto lo stesso lieto fine. A Spilimbergo un anno fa ci fu l’omicidio di Michela Baldo e il suicidio di Manuel Venier. Lei, 29 enne, lo aveva lasciato ma lui, 36 anni, non ne voleva sapere. Manuel era una guardia giurata per cui deteneva la pistola regolarmente. Dopo tre anni e mezzo di relazione lui la raggiunge nella sua abitazione, di cui aveva ancora le chiavi, e le spara due colpi di pistola. Poi una volta uccisa, rivolge l’arma verso se stesso e si spara un colpo alla tempia. Alcuni messaggi di disperazione erano stati inviati da Manuel agli amici tramite Whatsapp, i Carabinieri sono stati avvisati, ma purtroppo non hanno fatto in tempo ad intervenire.