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Lifeline contro Salvini: venga a bordo, ci sono esseri umani

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La ong Lifeline bloccata in acque maltesi, sfida Salvini con un tweet: 'venga a bordo, non abbiamo carne ma esseri umani. E' il benvenuto'

E’ scontro a distanza tra Matteo Salvini e la nave della Ong tedesca Lifeline. Con un tweet al veleno proveniente dall’imbarcazione a bordo della quale si trovano 239 migranti tratti in salvo, lo scorso 21 giugno, dalle acque libiche ma che si trovano bloccati nel Mediterraneo in attesa di ricevere indicazioni in merito al porto nel quale approdare. “Caro Matteo Salvini – hanno tweetato dalla nave di soccorso – noi non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. Noi la invitiamo gentilmente a convincersi che si tratta di persone che noi abbiamo salvato dall’annegamento. Venga qui, è il benvenuto”. Da quattro giorni la nave si trova in acque di ricerca e soccorso maltesi e qui attende indicazioni ma soluzioni, al momento, non ne arrivano. “Certe navi – ha scritto dal canto suo Salvini su Twitter nella serata del 23 giugno – si devono scordare l’Italia, stop al business dell’immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta”.

La reazione del governo maltese

D’altro canto il governo de La Valletta non sembra intenzionato a dare alla Lifeline il via libera per approdare nel porto dell’isola. E’ stata infatti sottolineata la ‘non competenza’ sull’accoglimento dei migranti, a fronte della richiesta ufficiale della Capitaneria di porto italiana di far attraccare la nave al porto maltese. “Non tocca a noi”, è quanto sottolineato per tutta risposta, parole alle quali hanno fatto seguito quelle del ministro degli Esteri di Malta, Michael Farrugia, il quale ha tuonato contro il ministro delle Infrastrutture italiano Danilo Toninelli sottolineando la ‘disumanità’ del Belpaese ad accogliere i migranti. Toninelli dal canto suo aveva utilizzato il medesimo termine per descrivere il rifiuto del governo maltese a far attraccare l’imbarcazione della ong e minacciando, qualora la nave dovesse raggiungere l’Italia, il suo sequestro. Il premier maltese Joseph Muscat invece, ha sottolineato la violazione delle regole da parte della nave Lifeline, “ignorando le direttive italiane nell’area di ricerca e soccorso davanti alla Libia”, aggiungendo che per questo “dovrebbe spostarsi dalla sua posizione verso la sua destinazione originaria, per prevenire escalation” e ribadendo che “nonostante non abbia alcuna responsabilità, Malta ha consegnato forniture umanitarie e le forze armate hanno soccorso una persona”.

Ministro della Difesa: “deve agire la Libia”

Secondo il ministro della Difesa Elisabetta Trenta è la Libia a dover intervenire per sbloccare la situazione. Posizione confermata anche dalla Guardia costiera italiana: questo perchè qualora di verifichi una richiesta di soccorso in acque di ricerca e soccorso libiche, sono le autorità competenti di quel paese che devono agire per coordinare l’approdo della nave. Trenta ha inoltre aggiunto che, fatta questa premessa, il governo italiano è comunque pronto a fornire ulteriori mezzi alla Guardia costiera libica.

M5S: ipocrisia su tema migranti

Parla di ipocrisia sul tema dei migranti il Movimento 5 Stelle, in un post pubblicato sul ‘Blog delle stelle’ nel quale si legge: “Emergenza umanitaria, solidarietà, rispetto dei diritti. Quante belle parole, ma quanta ipocrisia si sta spargendo intorno al tema dei migranti. La domanda vera è a chi giova questo atteggiamento? Fin dal suo insediamento il Governo del Cambiamento ha posto il tema dell’immigrazione sui tavoli internazionali del G7, negli incontri bilaterali con Macron e Merkel e lo farà ancora al Consiglio europeo di fine mese. I fallimenti del passato sono sotto gli occhi di tutti, è il momento di agire”. Intanto la Alexander Maersk, nave cargo battente bandiera olandese, si trova davanti al porto di Pozzallo dal 23 giugno, in attesa di ricevere l’autorizzazione per potervi accedere.