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Enrico Brignano a Scherzi a parte: "Vi mando in galera"

Enrico Brignano a Scherzi a parte: "Vi mando in galera"

Enrico Brignano perde le staffe per colpa di Scherzi a parte. Lo scherzo preparato ai suoi danni ha previsto il finto furto del suo furgone.

Un sospiro di sollievo per Enrico Brignano. Il comico romano è stato vittima di uno scherzo del programma Scherzi a parte, facendo passare ad Enrico un brutto momento. La vittima designata è il “furgoncinino”, un furgone modello T2 Volkswagen, che Brignano ha sistemato, dipinto e personalizzato per renderlo il più possibile a quello appartenuto a suo padre.

Il furgoncinino, uno di famiglia

“Per i giapponesi, ogni oggetto ha un’anima”. La clip introduttiva allo scherzo dedicato a Enrico Brignano spiega in poche parole quanto l’attore e comico romano sia legato a quel furgone, modello T2 Volkswagen. Per il “signor Brignani con la -o”, non si tratta di una semplice vettura, ma di un vero e proprio membro della sua famiglia. Il motivo è presto detto: il furgone è stato modificato, sistemato e modellato per assomigliare il più possibile a quello guidato da padre dell’attore: “In un certo senso è un regalo postumo di mio padre“, ha dichiarato l’attore nell’intervista riportata nella clip. Ecco perché, alla notizia del presunto furto del mezzo di locomozione Brignano ha perso le staffe: “Io vi mando in galera”.

Lo scherzo: il presunto furto

“Andateci piano che la pelle è poi la mia“. Il commento del cugino di Brignano lascia già intendere quali sarebbero stati i risvolti e le reazioni di Enrico alla notizia del furto del furgone. Perché lo scherzo funzioni, bisogna avere delle talpe vicine alla vittima. La produzione del programma decide di affidarsi alla complicità della moglie e del cugino di Brignano. L’uomo contatta Enrico chiedendogli in prestito il furgone per un matrimonio. La vittima si mette subito sull’attenti, raccomandando al cugino di fare attenzione al furgoncinino. Il mezzo però scompare e inizia la ricerca di Enrico nel rintracciare il suo furgone. Durante la caccia al tesoro, Brignano perde le staffe, minacciando di sporgere denuncia. La tensione si taglia con un coltello e a quel punto si decide di terminare lo scherzo: il furgoncino ricompare con piazzato sul paraurti il cartellone con il logo di Scherzi a parte.