Fabio Rossi Ancora molte critiche e duri attacchi nei confronti di Nadia Toffa sul web: infatti, in un post scritto dalla giornalista bresciana sulla sua pagina Facebook, un utente ha commentato con una frase che ha infastidito, e non poco, la Toffa: “Con sta storia del cancro hai proprio rotto“. La ex Iena, stufa di tutto l’odio che la sta circondando, ha subito replicato: “Scusami se sono malata. Mea culpa“.
Il post della Toffa
Durante la viglia di Natale del 2018, Nadia Toffa aveva pubblicato su Facebook una foto nella quale era alle prese con una seduta di chemioterapia. La foto era accompagnata da una didascalia in cui la giornalista spiegava la sua condizione: “Sono all’ospedale per fare la chemioterapia. Un Grazie infinito ai medici e agli infermieri che sono qui con noi malati. Buon Natale a tutti“.
È stato proprio questo post a scatenare il botta e risposta tra la Toffa e l’utente. Infatti, tra i messaggi di vicinanza dei suoi fan, a fare scalpore è quello di un ‘hater’ che scrive: “Hai rotto.. Sai quante persone muoiono ogni giorno. Cosa hai di diverso da tutte le persone che hanno il cancro. Tienitelo per te che sta storia ha rotto“. La risposta, ovviamente, non si è fatta attendere: “Questo è il tuo rispetto per chi è malato e soffre? Spero tu non sia genitore o educatore. Che paura fai. Scusami se ho il cancro. Mea culpa“.
I messaggi di vicinanza e di supporto
Se da una parte molti sono i critici e i polemici per il modo in cui la Toffa comunica sui social, dall’altra vi è un grandissimo numero di fan e sostenitori che si stringono al suo fianco. Molti infatti sono i commenti di sostegno e vicinanza: “È un povero frustrato. So quanto è dura e si ha bisogno del conforto di chi si ha vicino, reale e virtuale. Buon anno Nadia” oppure “Nadia, certa gente non merita una briciola della tua considerazione, dovresti ignorarla, sono provocatori, purtroppo nei social è pieno. Tu continua per la tua strada, puoi essere un esempio e dare forza ad altri che hanno questa malattia, purtroppo sempre più diffusa. Auguri“.
