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Sanremo 2019, il monologo di Claudio Bisio sul rapporto padre-figlio

Claudio Bisio

Delizia le notti del Festival con la sua allegria e il suo spirito esilarante. Per la quarta serata fa commuovere tutti con il suo monologo sui figli

Ci ha abituati al divertimento e alla risata sempre pronta. Tra sketch umoristici e battute simpatiche, Claudio Bisio, con i suoi look eccentrici, è protagonista assoluto del palco. Dopo aver fatto divertire in compagnia di Paolo Cevoli, suo storico compagno di Zelig, per la nuova notte sanremese ha in serbo una sorpresa profonda e commovente. All’Ariston ha recitato un monologo sul rapporto padre-figli. Al di là delle parole, tra peli nel bidet, wc rigato di escrementi e lavandino incrostato, il suo messaggio fa riflettere e invita a soffermarsi.

Il monologo di Claudio Bisio

“Il bello del festival è che unisce le generazioni. Io lo vedevo con mio padre e se non fossi qui l’avrei visto con mio figli”. Comincia così il monologo con cui Bisio ha intrattenuto il pubblico sanremese.

Entrato in scena dopo il duetto di Ultimo e Moro, ha parlato delle pecche del figlio: il disordine in casa, i panni sporchi accumulati, residui di canne (“spero non siano sue”, ha aggiunto scherzoso), il bagno lasciato sporco (“lavandino incrostato di dentifricio), le luci accese per tutta la casa. “Forse è colpa di noi genitori se i figli sono così smandrappati“.

Ma poi ha aggiunto: “Gli psicologi dicono che avreste avuto bisogno di un padre con la P maiuscola, per combatterlo e diventare grande”. “Ma chi preferisci trovarti davanti? Un padre che parla una lingua chiara che non è la sua o uno che parla per come è?”, ha concluso Bisio. Sulle ultime parole dell’attore dal retro del palco è fatto il suo ingresso Anastasio, il rapper di Meta di Sorrento che ha vinto X Factor. Il cantautore per meglio immedesimarsi nel figlio ventenne del conduttore ha scritto appositamente un brano, “Correre”, che diventerà un singolo e che parla di un adolescente schiacciato da aspettative non sue.