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Sanremo 2019, Bisio e Raffaele: è la rivincita dei comici

Sanremo 2019, la rivincita dei comici

Il racconto della seconda serata del Festival di Sanremo: la riscossa di Virginia Raffaele, Claudio Bisio e di una nuova sinergia musicale.

Sanremo che piomba in trending topic in Norvegia. Tutto inizia come in una barzelletta. Non è uno scherzo ma la rivincita della comicità nella seconda serata del Festival della Canzone Italiana. Finalmente Virginia Raffaele ha vinto sui tanto incriminati testi comandati dagli autori di mamma Rai. Vera e abile nell’Habanera improvvisata . Il mercoledì Aristoniano parte veramente con la carica giusta, già perché tra Achille Lauro e Federica Carta e Shade la sala stampa ha (quasi sempre) letteralmente ballato. La punteggiatura è importante, altro che “Nella vecchia fattoria”, alla faccia di chi in conferenza stampa contestava l’omaggio al quartetto Cetra come “non giovane”. La punteggiatura, quella si che è per i giovani. Il proseguo dell’esecuzione dei brani in gara va avanti in modo omogeneo, quasi sinergico con le pause di spettacolo: eccolo l’equilibrio di quel 69.

Il Festival di Sanremo si è “ripreso”

La premiata ditta Baglioni-Bisio-Raffaele si rafforza minuto dopo minuto, persino gli strafalcioni diventano momenti autoironici: al contrario di quanto accaduto nella prima serata. Pippo Baudo poi è il nonno di cui aveva bisogno il pubblico giovanile di questo festival, un ritorno al passato che ha abbozzato sul viso di tutti una ruga di sorriso. Il ritorno di Michelle Hunziker sul palco dell’Ariston è stato la scintilla che ha acceso definitivamente la comicità di Bisio, quel Bisio che intratterrebbe chiunque e su qualunque palco. Il numero degli Addams è la prova che dei commenti giunti dai social dopo la prima serata, a questo trio non importa: è solo un nuovo strumento autoironico.

Cortesie per gli ospiti

Chiamale se vuoi emozioni, in un fiume travolgente di amarcord, prima Fiorella Mannoia poi Marco Mengoni. Da Quello che le donne non dicono fino a L’Essenziale un viaggio lungo 26 anni: dal 1987 al 2013, un premio della critica (Mannoia) e un vincitore (Mengoni) per rievocare vecchi nuovi sentimenti sul palco del Teatro Ariston. Sul finale Pio e Amedeo rinfrescano il pubblico con la loro solita irriverente genialità, perché non è mai stato così facile far ridere e nel contempo far riflettere sulle polemiche di questo Sanremo e sulle criticità del nostro paese: come già presagito, questa volta, ha vinto la comicità ed è giusto così.