Capelli biondo platino, ipnotici occhioni azzurri e un folto, selvaggio, mono-sopracciglio nero corvino. Lei è Sophia Hadjipanteli, meglio conosciuta dal popolo del web come la fondatrice dell’#unibowmovement, hashtag che sui social raccoglie tutte le immagini di chi ha deciso di liberarsi per sempre dalla schiavitù di pinzette e ceretta per la rimozione dei peli superflui. In un’intervista a Vanity Fair la modella cipriota 22enne ha svelato la chiave del suo successo come paladina della beauty diversity: accettarsi per quello che si è. A partire dalle sopracciglia ovviamente.
Orgoglio unibrow
Il suo iconico sopracciglio è ormai un simbolo planetario e lei, a soli 22 anni, è una delle modelle più richieste al mondo, professione che esercita tra gli studi di marketing all’Università del Maryland e il suo lavoro come madrina e volto del movimento unibrow. “Non sono dell’idea che esista un solo look ok per quello che riguarda le sopracciglia – rivendica con orgoglio Sophia -. Sono per la libertà di espressione: qualsiasi cosa faccia sentire a proprio agio è degna di attenzioni”. La 22enne ha poi parlato del suo segno distintivo come di un manifesto della diversità, che al contempo rivela l’attaccamento alla famiglia e la fierezza per le sue origini: “Ne vado orgogliosa – dice – . Mi piace il fatto che le mie sopracciglia raccontino delle mie origini greco-cipriote. Sono spesse come quelle di mio padre, mentre la forma allungata è eredità materna. Ma soprattutto mi piace il fatto che facciano parlare, che creino un dibattito sulla diversità”. E infine lancia qualche consiglio a tutti i suoi fans. No, nessuna beauty tips: solo tanta crema idratante e un buona dose di spontaneità.