> > Raphael Gualazzi: "Vi racconto la mia bella esperienza a Sanremo 2020"

Raphael Gualazzi: "Vi racconto la mia bella esperienza a Sanremo 2020"

Raphael Gualazzi nuovo album

Nell’intervista esclusiva, Raphael Gualazzi ha parlato del nuovo album, dell’emozione sanremese e dell’adrenalina con cui suonerà nei teatri italiani.

All’animo dolce unisce sensibilità poetica e un talento sensazionale. Raphael Gualazzi è un artista completo, un musicista incallito, un incantevole appassionato di musica, che apprezza in ogni sua forma. Ha fuso jazz e sonorità latine: “Carioca”, il brano proposto a Sanremo 2020, ha fatto scatenare il pubblico. Ma l’undicesimo posto, per molti, non fa onore al suo estro musicale e artistico. Senza il pianoforte non sa stare, suonandolo dà espressione alla sua genialità jazz. Davanti al piano è completamente a suo agio, il suo sguardo si fa sereno e rilassato e le melodie si susseguono con una sublime naturalezza. Con “Carioca” ha dato una ventata di allegria, si è divertito e ha fatto divertire, senza tralasciare impegno e complessità melodica. All’estero è ricercatissimo, apprezzato e valorizzato in Francia, Germania, Inghilterra e persino in Giappone, dove spesso viene invitato a festival di musica jazz. Il 7 febbraio Rapahel Gualazzi ha pubblicato il suo nuovo album: “Ho un piano”. Ai nostri microfoni ha descritto questo progetto e alcuni brani inediti che compongono il disco. Raphael ci ha parlato dell’emozione di tornare a Sanremo dopo 6 anni di assenza e dell’entusiasmo di riprendere il tour nei teatri.

Raphael Gualazzi a Sanremo 2020

Tornare sul prestigioso palco dell’Ariston, dove anni fa si è fatto conoscere al grande pubblico, è stata un’altra grande opportunità per Raphael. “Sono molto contento di aver partecipato a Sanremo e ogni volta che si ha la possibilità di esibirsi su un palco così prestigioso si è tutti vincitori. Ci si porta dietro una grande esperienza”. Lui si è detto “molto fortunato pe il team da cui ero seguito: da Fausto Cogliati a Dade, fino al produttore di “Carioca”, la Sugar, l’arrangiatore delle mie canzoni. Era come avere al proprio fianco una grande famiglia. L’elemento competitivo è solo un aspetto stuzzicante per chi guarda il Festival da casa”.

Tornare a Sanremo “è una scelta che rifarei ogni volta che ho la possibilità di avere tra le mani un brano come “Carioca”. Tutte le canzoni del mio nuovo album, progetto in cui credo molto, penso fossero degne di arrivare al Festival. Amadeus e la direzione artistica forse hanno scelto “Carioca” per la ventata innovativa che questo brano apporta alla mia musica”. E ancora: “C’è stato un grande clima di divertimento, con l’ironia dell’aspetto scenico”. I colori e la danza, che con lui hanno animato il palco dell’Ariston, sono stati solo degli espedienti per mettere in primo piano la musica, ci ha spiegato lo stesso Raphael Gualazzi.

Raphael Gualazzi nuovo album

Abbiamo dato libero sfogo alla nostra curiosità, chiedendogli per chi facesse il tifo. A tal proposito ha svelato: “Ancor prima che iniziasse Sanremo 2020 sono rimasto molto affascinato dalla musica di Rancore. Mi piace molto come scrive, come interpreta e come vive la sua musica”.

Raphael Gualazzi nuovo album

Il duetto con Simona Molinari

Speciale, armonica e sensazionale anche la cover “E se domani”, proposta nella terza serata sanremese al fianco di Simona Molinari. Su tale collaborazione ha spiegato: “Io e Simona ci siamo conosciuti a Sanremo 2014” e gli piace definirla una “parente di jazz”, che come lui apprezza le commistioni tra jazz e altri generi musicali. “Sono stato contattato da lei per partecipare a un suo concerto al Teatro Augusteo di Napoli. Ne sono stato molto felice, l’ho sempre stimata musicalmente”.

Raphael Gualazzi nuovo album

Quindi ha aggiunto: “Prima di Sanremo, inoltre, ho curato la direzione artistica e tutti gli arrangiamenti per la trasmissione “Schianto”, in onda su Rai3. Tra gli ospiti, ho pensato a Simona. Lo stesso ho fatto in occasione della serata cover per Sanremo 2020”. “E se domani” è una canzone a cui Raphael è particolarmente affezionato: è con questo brano, infatti, che il suo primo editore, Franco Daldello, lo ha consigliato. “Me ne sono innamorato”.

Sulla scelta di avere al suo fianco Simona Molinari ha precisato: “Ho pensato che l’eleganza musicale e scenica di Simona, la sua intimità e, al contempo, la capacità di essere fortissima la facessero essere la persona giusta per cantare quel brano con me”.

Raphael Gualazzi nuovo album

Raphael Gualazzi presenta il nuovo album

Il 7 febbraio è uscito “Ho un piano”, un disco diverso, innovativo, poliedrico come l’anima dell’artista che lo ha partorito. Un album che propone una sinergia tra diverse culture musicali, abbracciate e tenute insieme dalla passione per il jazz. Abbiamo chiesto al cantante come nasce questo progetto e qual è il piano che ha in mente. A tal proposito ci ha spiegato: “Questo progetto nasce dall’esigenza di incontrare delle commistioni musicali che diano voce al patrimonio culturale che ho avuto modo di incontrare, sia per quanto riguarda la musica afro-americana sia per la musica classica”. Quindi, con quella dolcezza e con la pacatezza che lo contraddistinguono, ha tenuto a sottolineare: “Per me è sempre stato di grande stimolo far incontrare generi musicali diversi così da creare chiavi di lettura con mondi che ho sempre amato, come il jazz e la musica classica”.

Al suo fianco cinque produttori con cui ha lavorato curando tutto “fin dalle fondamenta. Il DNA artistico deve essere rispettato. La mia cifra distintiva è il mio pianismo, che è anche il centro creativo di tutte le mie composizioni. Per questo motivo, ho scelto di chiamare il progetto “Ho un piano”.

Raphael Gualazzi nuovo album

I suoi inediti

Nell’interessantissima chiacchierata, abbiamo parlato di “Carioca” ma anche di altre canzoni inedite che Raphael Gualazzi ha inserito nel nuovo album, in cui omaggia Gaber, Mina e persino Rossini. In “Italià”, per esempio, introduce satiricamente il tema dell’immigrazione. Sul messaggio che vuole trasmettere ha detto: “Dopo alcuni scontri poco eleganti tra la politica nazionale e quella internazionale, ho riflettuto sul fatto che l’atteggiamento assunto di fronte al problema dell’immigrazione è ridicolo. In questo brano uso la satira come scusa: noi siamo tutti responsabili dell’attuale situazione del terzo mondo. Gli italiani, in passato, sono stati dei colonialisti. I francesi e gli inglesi lo sono ancora. Anziché urlarsi contro e alzare dei muri, sarebbe stato necessario prendersi per mano e affrontare insieme un problema così rilevante”.

Non solo immigrazione: libertà sociale, amore, culto dell’immagine e superficialità imperante ai nostri giorni sono altri temi trattati nei suoi inediti. Non manca neppure l’attenzione per l’ambiente, come si evince nel brano “Per noi”. In che modo Raphael Gualazzi nel brano del suo nuovo album vuole sensibilizzare su una questione tanto attuale e rilevante? “Ci sono piccolo gesti quotidiani che ognuno di noi può fare: la piccola attenzioni di tanti può fare moltissimo. Un gesto se avviene in maniera uniforme può apportare conseguenze positive”. Si tratta, ha aggiunto, di un tema “altrettanto delicato”. Per questo motivo, “ho lasciato che fosse la musica a farlo da padrone, rievocando le reminiscenze africane. Mi sono divertito con la musica”.

La cultura jazz in Italia

Abituato a contaminarsi con realtà culturali e musicali differenti, Raphael ha fatto il giro del mondo a suon di jazz. All’estero è adeguatamente ricompensato per il suo talento, che viene valorizzato e apprezzato. In Italia si sente altrettanto compreso e promosso? A tal proposito, ci ha confidato: “Mi sento un artista pop con iniezioni di jazz”.

Abbiamo poi chiesto a Raphael qual è, a suo avviso, il ruolo rivestito dal jazz nel panorama musicale italiano. “Lo spazio dato alla musica jazz è inesistente in Italia, a eccezione di qualche programma in tarda serata. Eppure è importante da conoscere, perché è parte della nostra cultura e influenza, da sempre, la musica contemporanea. In alcune mass media e radio ci sono delle reminiscenze. Ma in paesi come la Francia ci sono almeno 5 emittenti che sostengono fortemente la musica jazz”, ha dichiarato raccontandoci aneddoti dei suoi viaggi in taxi durante il viaggio in direzione aeroporto. “Una goduria per il cuore”, ha commentato.

La tournée teatrale

Da aprile Raphael Gualazzi porterà nei teatri italiani il nuovo album, “Ho un piano”, disco che racchiude una molteplicità di temi e di sonorità. I brani inediti, tra cui “Carioca”, si alterneranno ad alcuni dei suoi principali successi.

Alla vigilia della nuova avventura, quali sono le sue aspettative? E quali le sorprese che riserverà al pubblico? “Sarò accompagnato da una band di bravissimi musicisti. Saranno arrangiati e reinterpretati alcuni brani di “Ho un piano” e successi del passato”. Sulle sorprese non si è sbilanciato, ma svela: “Non mancheranno gli ospiti”.