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Germania, da poliziotta a dominatrice: la svolta professionale di Sara Keller

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Anno 2011, dopo una festa fetish Sara Keller decide di cambiare vita: lascia il suo posto di lavoro da poliziotta per approdare nel mondo del bondage.

Una vera e propria passione quella di Sara Keller, ex poliziotta di Duisburg in Germania, per il bondage che l’ha portata, addirittura, a farne la sua professione per la vita. Scoperto nel 2011 a una festa fetish di un suo amico, la donna, affascinata da questo mondo, ha, prima, deciso di intraprendere questa strada in contemporanea al suo vecchio lavoro di poliziotta per poi decidere di dedicarcisi anima e corpo.

Germania, Sarah Keller: la svolta professionale

Un vero e proprio cambiamento quello di Sarah che arriva ufficialmente nel 2017. In quell’anno, infatti, la Keller capisce che “il mio stile di vita stava diventando diverso da quello dei miei colleghi”. Proprio per questo motivo decide di lasciare il suo lavoro di poliziotta dopo 11 anni e di vestire a tempo pieno i panni della dominatrice. Dietro questa drastica decisione c’è la presa di coscienza che momentaneamente il suo interesse è per “la cura per l’aspetto fisico, sentirsi bene nel proprio corpo e godersi la libertà“. A differenza, appunto, dei suoi ex colleghi che pensavano a “possedere una casa o risparmiare soldi per la pensione”. Ora si chiama Calea Toxic e su Instagram vanta già un seguito di 26 mila seguaci oltre che a un catalogo di apparizioni su riviste fetish. Un successo importante che era già iniziato ai tempi della sua vita in commissariato. Infatti, già all’epoca, erano iniziate a circolare sue immagini arrivando, addirittura, a creare gruppi su Whatsapp. Dietro questo cambiamento professionale, non c’è una questione di compenso. La Keller su questo è chiara: “Guadagno di più ma non mi interessano i soldi“. A differenza di quello che potrebbe essere un cambiamento radicale, per Sarah non lo è e ironicamente afferma “I due lavori sono abbastanza simili in quanto devi saper guidare e dirigere le persone. Penso che la differenza principale sia nell’uniforme…”

Sarah non è la prima ad aver svoltato completamente la sua vita. In Italia, infatti, abbiamo l’esempio di Martina Smeraldi che ha mollato tutto per dedicarsi ai film a luci rosse.