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Federico Lazzerini: "Dalla provincia influenzo tutto il mondo"

Federico Lazzerini

A inizio 2020 Forbes lo ha voluto inserire nella classifica dei 30 Under 30, insieme ad Achille Lauro, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo ed Elettra Lamborghini.

Brand futurist, stratega e potenza intellettuale al servizio di noti marchi. Federico Lazzerini è considerato una delle 100 persone più influenti inEuropa tra gli under30 in ambito Business eMarketing. Con i suoi canali social è molto riservato, ma con i suoi clienti ha numeri Internazionali.

Lazzerini ha iniziato da autodidatta e oggi possiede un’azienda con 22 collaboratori (tutti sotto i 30 anni), con un giro d’affari che registra cifre importi per un ventinovenne. “Ho 29 anni, una bambina di quasi 4 anni, e un lavoro delicato” – racconta – “sono felice perché oggi so che, attraverso il mio lavoro, impatto su milioni di utenti andando a modificare gli stili comportamentali d’acquisto ma soprattutto do da lavorare a ragazzi come me, nonostante la Pandemia”.

Il ritratto di Federico Lazzerini, la mente dietro ai consumi del nuovo millennio, non si può certo relegare ai suoi selfie da macho. Al contrario: “So che suona strano, ma mi piace lavorare con le big Corporate che stanno affrontando una crisi. La ragione principale è che nel 90% dei casi riusciamo a superarla svecchiando i processi di Marketing precedenti. La gioia di risollevare le sorti delle aziende, aiutare le persone il cui lavoro è in pericolo, e vedere i fondatori e i proprietari sorridere non ha prezzo

Oggi ha 22 persone nel suo team, tutte sotto i 30 anni. E a inizio 2020 Forbes lo ha voluto inserire nella classifica dei 30 Under 30, insieme ad Achille Lauro, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo ed Elettra Lamborghini, per citarne alcuni.

Lazzerini come spiega il suo successo? Cosa ha fatto la differenza?

Devo dire che la voglia di dimostrare a me stesso che potevo farcela ha cambiato tutto. Da bambino, per la mia personalità le maestre di scuola e le mamme dei miei compagni mi immaginavano a 30 anni ai margini sociali, a distanza di qualche anno mi rendo conto che è stata la mia fortuna quella folle etichetta, che in realtà rispecchiava solo un bambino curioso, creativo, vivace.

A guardare dall’esterno queste storie di successo sembrano sempre facili e veloci…

Ma quale velocità. Vengo da almeno 8 anni di fallimenti e notti in bianco. Sono circa due-tre anni che ho iniziato ad avere un nome e una credibilità a livello Nazionale ed Internazionale (vedi le interviste a Class CNBC, le testate in California, Influencive, Yahoo).

Purtroppo, online si vedono tanti personaggi mirabolanti che “insegnano”, la realtà è che purtroppo non essendoci una barriera d’ingresso il mondo web è anche questo, io ad oggi per fortuna non sono un guru, un “info-coso” o un Marketer. Sono semplicemente un consulente.

Nel Web c’è tanta invidia, l’ha mai provata o subita?

Penso di essere abbastanza invidiato, per colpa del mio carattere, sono la classica personalità che la ami o la odi. Da parte mia non ho mai provato invidia, per nessuno. Per i geni, i creativi provo profonda stima. E di chi ha successo mi affascina la strategia più che il risultato finanziario.

Come quasi trentenne è atipico, ha corso forte in questi anni.

Ho sempre amato “bruciare” le tappe. Per sentirmi innovatore, per provare le sensazioni prima degli altri. Non so in quanti a 23 anni, avevano già sbagliato quanto me, indebitando la famiglia, provato quello che ho provato io; dall’abbandonare la scuola a 17 anni ad essere protagonista nell’atletica giovanile, a mettere a garanzia la casa per un prestito di 40 mila euro per la mia prima attività, poi è nata mia figlia e dentro di me qualcosa è cambiato.

In cosa consiste oggi il suo business?

Oggi sono un consulente marketing per aziende, celebrity, professionisti, e ho i miei interessi personali; come e-commerce, startup. Nelle mie realtà, tra il dipartimento marketing e le startup, vede impiegate 22 persone, tutte sotto i 30 anni, un giro d’affari che cresce del 30% ogni anno.

Si dà dei limiti?

L’onnipotenza. Ne ho il terrore. Ho una mia testa e un mio ragionamento e cerco di cavalcarli, ma cerco anche di ascoltare tutti. Conosco troppe persone che con il successo si sono fatti sorprendere dall’onnipotenza e sono diventati sordi e ciechi. Ecco questo mi fa un’immensa paura ed è un limite che non voglio oltrepassare. E non è facile.

Cosa serve per realizzare tutto questo?

Sangue freddo, faccio tosta, buone maniere e… pensare fuori dagli schemi, la mia regola di vita.