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Sanremo 2021, Aiello indossa un paio di Tabi boots all’Ariston

Tabi boots

Aiello si è esibito nel corso della prima serata del 71esimo Festival di Sanremo, indossando i famosi Tabi boots firmati da Maison Margiela.

Il Festival di Sanremo non rappresenta soltanto un importante evento dedicato alla canzone italiana ma è, da sempre, anche un’occasione per esibire look che possono trasformarsi rapidamente in innovative tendenze. A questo proposito, nel corso della serata d’esordio della 71esima edizione del Festival di Sanremo, non sono mancati stimoli stilistici proposti soprattutto dagli artisti in gara.

Sanremo 2021, Aiello indossa un paio di Tabi boots

Tra le mise che hanno maggiormente attirato l’attenzione dei telespettatori vi è certamente l’outfit sfoggiato da Aiello, firmato dal Maison Margiela. Il cantante ha indossato un completo doppiopetto accompagnato dai famosi Tabi bootsossia calzature che affondano le proprie origini in Giappone e si contraddistinguono per la scelta di tenere l’alluce separato dalle altre dita del piede.

Gli stivaletti sono stati proposti per la prima volta dal designer belga Martin Margiela, fondatore dell’omonima casa di moda, nel 1988 e inseriti nella collezione di debutto dell’azienda.

Sin dal 1988, quindi, i Tabi boots hanno suscitato emozioni contrastanti sia negli ambienti di moda che tra il pubblico: ciononostante, restano un pezzo unico capace sempre di attirare su di sé l’attenzione.

Le origini dei Tabi boots di Maison Margiela

Il concetto che si trova all’origine dei Tabi boots risale al Giappone del XV secolo: inizialmente, non si era in presenza di una calzatura ma, piuttosto, di una calza che separava l’alluce dalle altre dita per consentire di indossare in modo più comodo e agevole le tradizionali infradito nipponiche. La calza, inoltre, era realizzata con colori diversi che simboleggiavano la posizione occupata dai cittadini nella scala gerarchica della società giapponese.

Trascorsi alcuni secoli, poi, con l’invenzione della gomma, la calza Tabi venne trasformata definitivamente in una scarpa tramite l’introduzione di apposite suole.

Riproposte sotto forma di Tabi boots da Maison Margiela nel 1988, le stravaganti calzature sono diventate uno dei prodotti che rappresentano maggiormente la casa di moda che, periodicamente, le rinnova e le ripropone.

Il successo comunque riscosso dagli stivali ha contagiato anche altri designer che hanno introdotto il modello nelle proprie collezioni: è il caso, ad esempio, di Thom Browne o Prada.