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Maltrattamenti, gestori di asilo lager condannati a 5 anni

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Condannati per maltrattamenti e percosse i due gestori, un fratello ed una sorella, di un asilo lager situato nella zona del Pigneto.

I due gestori di un asilo sono stati condannati per maltrattamenti e percosse. Gli atti di violenza sono stati effettuati contro 17 bambini. Silvia e Eligio Scalas, gestivano l’asilo, per di più abusivo, presso cui venivano effettuati i maltrattamenti. I due fratelli sono stati arrestati a giugno scorso, in seguito ad u blitz della polizia effettuato dopo mesi di intercettazioni ed indagini innescate dalla denuncia di un genitore. Silvia e Eligio Scalas dovranno scontare adesso 5 anni.

Maltrattamenti asilo sentenza

Il processo a carico dei fratelli Silvia ed Eligio Scalas, titolari di un asilo nido al Pigneto, si è concluso con due condanne a 5 anni di reclusione, di fronte al gup Angela Gerardi. La struttura, abusiva, era priva di autorizzazioni. I due gestori, fratello e sorella, erano finiti in manette nel giugno scorso con l’accusa di percosse e maltrattamenti nei confronti di 17 bimbi che erano ospitati nel loro irregolare asilo.

Reazione genitori

Un sonoro applauso ha accolto la sentenza di condanna nei confronti di Silvia e Eligio Scalas. I genitori delle povere e piccole vittime hanno dichiarato di sentirsi soddisfatti solo a metà. Secondo loro, si tratta una condanna giusta in rapporto alle accuse, ma non in rapporto al danno causato. Questa esperienza porta un dolore che i loro figli si porteranno dentro per tutta la vita, con ricordi che rimarranno purtroppo nella testa di questi 17 sfortunati bambini. I genitori dei bimbi che frequentavano l’asilo abusivo hanno anche detto: “Hanno subito per mesi, e alcuni di loro per due anni, violenze e vessazioni anche di natura sessuale. Ringraziamo il pm per il lavoro fatto che ha portato alla condanna di oggi”.

I maltrattamenti

Eligio e Silvia Scalas, i due imputati che nel frattempo erano agli arresti domiciliari, erano stati accusati dal pm Claudia Alberti di aver insultato, facendo utilizzo anche di epiteti a sfondo razzista e sessuale, e preso a schiaffi i poveri bimbi, la cui età andava dagli otto mesi a un massimo di tre anni. Sembra infatti che i due imputati lanciavano i bambini ospitati dalla struttura sul tappetino di una cuccia per cani, e li riempivano di insulti molto pesanti come “brutta, non lo vedi quanto sei brutta”, “mongoloide”, “frocio”, e, ovviamente, “negro” al bambino di colore.

L’inchiesta

L’inchiesta, condotta dalla Polaria di Fiumicino, era partita dalla denuncia dei genitori di una bambina di due anni. Dalle immagini di alcune telecamere messe nell’asilo dagli investigatori era emerso in modo chiaro e inequivocabile il quadro di soprusi e violenze, fisiche e psicologiche.
Purtroppo, questo è soltanto uno dei tanti casi di maltrattamenti di bambini tra asilo e scuola elementare. Questo caso è anche peggiore, perché si tratta anche di una struttura illegale, presso cui venivano effettuate queste violenze. Inizia ad essere un problema su cui bisogna trovare una soluzione al più presto per limitare questi casi che continuano a ripetersi in modo quasi costante. Proprio i luoghi in cui i nostri bambini, le future generazioni, dovrebbero essere al sicuro, diventano il contrario di quello che dovrebbero essere.