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Chi è Maria Grazia Paturzo

Maria Grazia Paturzo

Chi è Maria Grazia Paturzo e quale ruolo ha avuto all'interno del processo contro Maroni a Milano? Scopriamolo

Il pubblico ministero Eugenio Fusco chiede due anni e sei mesi di carcere all’ex presidente della Lombardia Roberto Maroni, tra gli imputati per le presunte pressioni avanzate per far ottenere un viaggio a Tokyo a un contratto di lavoro a Maria Grazia Paturzo. Vediamo di chi è costei.

Chi è Maria Grazia Paturzo

Maria Grazia Paturzo era una delle ex collaboratrici di Roberto Maroni al Viminale quando era il Presidente della regione Lombardia. Nel 2014 Maroni avrebbe dovuto andare a Tokyo in compagnia della collaboratrice nell’ambito del World Expo Tour. Leggendo la motivazione della sentenza sul caso Malagone, la partecipazione della Paturzo nel viaggio avrebbe dovuto essere “legata esclusivamente al piacere personale del presidente della regione Lombardia”. In questo contesto “si inserisce la condotta di Maroni affinché la società Expo si accollasse le spese” del viaggio, ha detto il magistrato durante la requisitoria. Secondo l’accusa era noto a tutti che Maroni e la Paturzo avessero una relazione affettiva, “dimostrata in modo inconfutabile dalla Procura”. Al posto di Maroni andò in Giappone l’allora vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani. Maroni ha risposto alle accuse con apparente serenità: “Accuse contro di me ridicole, sono tranquillo”.

Maria Paturzo e Roberto Maroni

Maria Paturzo affermò, nel 2014, che “non esisteva assolutamente alcuna relazione amorosa tra me e il presidente Maroni, ma un rapporto di grande stima, amicizia, benevolenza, simpatia, comunanza di interessi come il cinema”, durante la sua testimonianza al processo a carico dell’ex presidente lombardo. Se alla fine il viaggio ci fosse stato davvero, sarebbe costato 6.500 euro, e Paturzo avrebbe viaggiato in business class. Rispondendo alle domande del pm Luigi Fusco e del presidente del collegio Maria Teresa Guadagnino, avrebbe negato più volte di aver avuto una relazione affettiva con Maroni, e si sarebbe parlato soltanto di un “rapporto molto confidenziale“, non diverso rispetto a quello tenuto nei confronti, ad esempio, di “amici e familiari”. Paturzo ha aggiunto, quasi giustificandosi: “Io sono una persona abbastanza affettuosa”. In aula è stata mostrata tra l’altro anche la trascrizione di un messaggio del 31 dicembre del 2013, contenente un augurio di capodanno scambiato tra Parurzo e Maroni. L’ex portavoce di Maroni, Isabella Votino, ha affermato di non essersi trovata bene a lavorare con Paturzo. “Ha avuto un ruolo insignificante all’interno di Expo e non è passata alla storia da un punto di vista manageriale”, ha confessato in merito alla vicenda.