Argomenti trattati
Il direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco Massimo Galli è intervenuto nel dibattito relativo allo stop all’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, tema su cui oggi dovrebbe esprimersi il Comitato tecnico-scientifico, e affermato che a suo dire lo stato di emergenza andrebbe prorogato.
Galli sulla mascherina all’aperto
In collegamento con la trasmissione Agorà in onda su Rai Tre, l’esperto ha sottolineato che a suo avviso, dispositivi di protezione vanno indossati nelle situazioni di affollamento sia al chiuso che all’aperto. Si è poi scagliato contro chi fa dell’addio alle mascheine una battaglia di libertà: “Trovo che discutere in questo modo di mascherine sia semplicemente stupido. Il risultato di queste operazioni finisce per far ritenere che la mascherina non serva più e non è vero“.
Secondo lui va ancora indossata, soprattutto da parte di chi non ha ancora ricevuto il vaccino, per non infettarsi in una situazione di miglioramento dell’epidemia adesso e contribuire ad un’ulteriore diffusione del virus e alla circolazione di qualche variante. Ma anche per le persone fragili, per le quali non si sa nella stragrande maggioranza dei casi se il vaccino si è rivelato efficace.
Galli sulla mascherina all’aperto: “Tema strumentale”
Rispondendo poi riguardo la battaglia di Lega e Fratelli d’Italia per rimuovere l’obbligo, Galli si è augurato che i cittadini continuino ad autoproteggersi nonostante la politica. Dover discutere dell’obbligatorietà o meno della mascherina è un tema che “faccio fatica a non vederlo strumentale a piccoli vantaggi di ordine politico“, ha aggiunto.
Nella sua speranza che il Cts e il governo continuino a proporre e suggerire l’utilità delle mascherine nelle circostanze in cui ancora sono ancora necessarie, ha voluto invitare i singoli a non considerarle come un bavaglio bensì come una protezione.
Galli sulla mascherina all’aperto: “Prorogare stato di emergenza”
L’esperto si è infine espresso sullo stato di emergenza in scadenza a fine luglio. Secondo lui va assolutamente prorogato perché l’emergenza non è ancora risolta. In una Paese in cui ogni Regione ed ogni Provincia autonoma si organizza in maniera indipendente, mantenere le condizioni per cui il governo è in grado di intervenire tempestivamente laddove necessario è secondo lui opportuno e rassicurante.
L’esecutivo sarebbe comunque orientato ad estenderlo, non è ancora noto se fino alla fine dell’anno oppure solo per qualche mese.