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Mascherine chirurgiche FFP2 e FFP3: quali usare?

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Le mascherine sono ormai diventate un oggetto di uso quotidiano, ma quanti tipi esistono in commercio e qual è la più indicata per noi?

Le mascherine sono ormai un prodotto con cui abbiamo sfortunatamente familiarizzato, e rientrano tra gli oggetti che dobbiamo sempre portare con noi quando siamo fuori di casa. Nonostante le misure adottate e la campagna vaccinale, le mascherine protettive sono ancora necessarie, facoltative all’aperto (in zona bianca) e obbligatorie al chiuso, come ad esempio all’interno di un locale o sui mezzi pubblici.

Ognuno di noi probabilmente ne avrà provato più di un tipo, visto che in commercio ne esistono diversi modelli con delle caratteristiche differenti tra di loro: chirurgiche, di FFP2, FFP3, con la valvola o di stoffa. In questo articolo facciamo chiarezza sulle loro proprietà e caratteristiche e capiremo quali mascherine è più indicato indossare a seconda del caso o della situazione in cui ci troviamo.

Quanti tipi di mascherine esistono?

Tutte le mascherine (eccezion fatta per quelle di stoffa) sono dispositivi di protezione individuale (DPI) e hanno lo scopo di filtrare e ridurre l’esposizione da polvere, polveri sottili e batteri.

Prima di descrivere dettagliatamente le differenti mascherine in commercio, ecco brevemente spiegato quale utilizzare a seconda dei casi:

Mascherine chirurgiche

Consigliate: a tutte le persone e nella vita quotidiana;
Protezione: non proteggono chi le indossa ma le persone che lo circondano.

Mascherine FFP2 e FFP3

Consigliate: in luoghi affollati, a soggetti potenzialmente a rischio e operatori sanitari;
Protezione: proteggono sia chi le indossa che chi lo circonda.

Mascherine FFP2 e FFP3 con valvola

Consigliate: ad operatori sanitari che sono soliti lavorare in movimento.
Protezione: proteggono chi le indossa ma non le persone intorno (a causa della valvola).

Mascherine di stoffa (o di comunità)

Nonostante abbiano lo scopo di ridurre la circolazione del virus, non sono soggette a certificazioni particolari. Infatti, non vengono ritenute né un un dispositivo medico, e né un dispositivo di protezione individuale.

Dove acquistare le mascherine

Sul web esistono molti rivenditori di mascherine, ma è fondamentale acquistare solamente mascherine protettive certificate e da siti legalmente autorizzati. Noi vi consigliamo la farmacia online Farmacia Igea, che all’interno del proprio e-commerce offre un’ampia selezione di mascherine protettive certificate. Su questo sito la ricerca è davvero molto facile, grazie alla perfetta suddivisione delle mascherine in base all’azione filtrante e alla scheda descrittiva molto dettagliata e accurata.

Su www.farmaciaigea.com avrai la certezza di acquistare solamente dispositivi di protezione individuale certificati, e poter contare su una spedizione veloce e gratuita oltre € 29.

Mascherine chirurgiche: quando sono indicate?

Le mascherine chirurgiche hanno la funzione di proteggere chi ci è vicino (non proteggono chi la indossa), perché la loro azione è quella di bloccare le goccioline di saliva che emettiamo mentre parliamo (ed eventuali secrezioni respiratorie). Indossandole dunque ci rendiamo meno “pericolosi” qualora avessimo contratto il Covid, ed è per questo che il loro utilizzo deve essere perfettamente consono: sia il naso che la bocca devono essere coperti. Qualora una di queste due parti fosse scoperta, il loro utilizzo risulterebbe inutile.

È importante ricordarci che questo tipo di mascherina è considerato “usa e getta”, e quindi è assolutamente sconsigliato indossare la stessa per più giorni consecutivi. L’ideale sarebbe cambiarla ogni 4-8 ore in modo da avere con sé un dispositivo di sicurezza sempre perfettamente funzionante.

Prima di indossare la mascherina chirurgica è opportuno igienizzare le mani in modo da evitare di contaminare l’oggetto, e qualora cadesse a terra non dobbiamo indossarla.

La sua azione filtrante è quasi totale verso l’esterno (superiore al 95% per i batteri), mentre la capacità di filtrare verso l’interno scende intorno al 20%, a causa soprattutto della difficile aderenza al volto.

Che differenza c’è tra mascherine FFP2 e FFP3?

Sia le mascherine FFP2 e FFP3 garantiscono un alto potere filtrante sia in uscita che nei confronti di chi li indossa. Le mascherine FFP2 sono in grado di filtrare tra il 92% e il 95% delle particelle presenti nell’aria, mentre le FFP3 filtrano fino al 98%, garantendo una protezione quasi totale. Queste particelle dannose per il nostro organismo sono facilmente assorbite dalle vie respiratorie, e quindi l’utilizzo di questi dispositivi individuali è consigliato in tutti quegli ambienti chiusi e affollati, in cui potremmo entrare a contatto con le particelle del virus. Le FFP2 e le FFP3 sono indicate per chi non è portatore del virus, per gli operatori sanitari e per chiunque abbia a che fare con un paziente positivo. Come le chirurgiche, anche queste mascherine vanno sostituite molto spesso e non vanno utilizzate oltre le 7-8 ore.

Mascherine con la valvola: a cosa servono?

Non molto spesso, a dire il vero, è possibile vedere persone indossare una mascherina con la valvola: ma a cosa serve? Cosa cambia rispetto a quelle senza?

Innanzitutto le mascherine che possono contenere una valvola al loro interno sono le FFP2 e le FFP3, e la presenza della valvola di espirazione non comporta nessuna variazione in merito alla capacità filtrante verso l’interno: la presenza della valvola comporta inoltre una maggiore comodità perché garantisce la fuoriuscita dell’aria calda, evita la formazione di umidità e di condensa dopo un uso prolungato.

Bisogna però fare attenzione nel loro utilizzo perché la fuoriuscita dell’aria comporta anche l’uscita delle particelle, che qualora fossimo positivi (senza saperlo) con la loro carica virale potrebbero mettere a rischio le persone intorno a noi.

Per questo sono consigliate esclusivamente a tutti quegli operatori sanitari che lavorano in continuo movimento e che necessariamente hanno bisogno di un comfort maggiore per poter lavorare al meglio.

Come sono fatte le mascherine?

Tutte le mascherine ad azione filtrante sono costituite da più strati (generalmente tra i 3 e i 6). Le chirurgiche sono costituite generalmente da tre strati di TNT (tessuto non tessuto) e sono formate da fibre di poliestere o polipropilene:

  • Strato interno: a contatto con il volto, protegge la pelle dallo strato filtrante;
  • Strato intermedio: svolge l’azione di filtro;
  • Strato esterno: garantisce resistenza e proprietà idrofoba (non assorbe e non trattiene acqua).

Per le mascherine FFP2 e FFP3 avremo invece sempre almeno 4 strati:

  • Primo strato in TNT che isola e blocca le particelle più grandi;ù
  • Strato filtrante attivo, che assorbe e cattura le piccole particelle;
  • Strato in TNT elettrostatico che trattiene le particelle più fini;
  • Strato in TNT formulato per essere delicato sulla pelle, che garantisce una perfetta aderenza al viso e assorbe l’umidità.

Ricordiamo che ogni mascherina per essere certificata dovrà rispettare e garantire i seguenti requisiti:

  • Traspirabilità;
  • Efficienza di filtrazione batterica;
  • Resistenza a schizzi liquidi;
  • Pulizia da microbi.

Quali comportamenti seguire prima di indossare la mascherina?

Anche se è un gesto ormai ripetitivo e quotidiano, al quale spesso non facciamo più caso, è opportuno ricordarsi sempre alcune piccole e semplice regole da seguire prima di indossare la mascherina:

  • Teniamo sempre con noi un igienizzante per le mani, e prima di indossare la mascherina: utilizziamolo in modo da scongiurare di contaminarla. In alternativa possiamo lavarci accuratamente con acqua e sapone;
  • Assicuriamoci che la mascherina sia indossata dal lato corretto e che sia correttamente aderente al nostro volto. Il naso e la bocca dovranno essere completamente coperti;
  • Non tocchiamo la mascherina, evitiamo ogni tipo di contatto con essa e qualora dovessimo rimuoverla dovremmo nuovamente igienizzare/lavare le mani;
  • Qualora sia umida, sporca oppure usurata sarà necessario sostituirla e gettarla all’interno di un contenitore;
  • Quando gettiamo la mascherina, ricordiamoci di tagliare o strappare gli elastici per salvaguardare la flora marina e terrestre: è sempre più frequente trovare uccelli con mascherine aggrovigliate nelle ali!