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Mascherine FFP2 sul lavoro a luglio: si va verso la conferma

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La bozza del nuovo protocollo conferma l'obbligo per chi è a contatto con il pubblico e per chi lavora a stretto contatto con i colleghi.

Le mascherine FFP2 rimarranno obbligatorie sul lavoro a luglio? La bozza del nuovo protocollo conferma l’obbligo per chi è a contatto con il pubblico e per chi lavora a stretto contatto con i colleghi. 

Mascherine FFP2 sul lavoro a luglio: si va verso la conferma

Confermato l’obbligo di mascherine Ffp2 sul lavoro, negli impieghi a contatto con il pubblico o con i colleghi. Potrebbe cambiare il limite di distanziamento, da un metro a due. I tecnici del ministero del Lavoro e della Salute stanno preparando una bozza per il nuovo protocollo, da sottoporre alle imprese e ai sindacati, con data limite del primo luglio. Lasciare tutti liberi fin dall’estate potrebbe essere rischioso. Massimo Andreoni ha avvertito che la strategia di lasciar circolare il virus è troppo pericolosa. La Stampa ha spiegato che i tecnici di Speranza vogliono reintrodurre le Ffp2 al chiuso quando si è a contatto con clienti e colleghi. La regola vale per camerieri, baristi, sportellisti degli uffici privati e delle banche. Confcommercio ha detto che continuerà a suggerire di indossare i dispositivi di protezioni individuale ai gestori delle attività. Le nuove linee guida saranno sprovviste di alcuni divieti ma resterà l’obbligo di sanificare scrivanie e oggetti. Per i lavoratori fragili sarà privilegiato lo smart working. 

La libera circolazione del virus

Il direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e primario di infettivologia a Tor Vergata, Massimo Andreoni, ha avvertito sulla pericolosità di lasciar circolare il virus. Su Il Fatto Quotidiano ha dichiarato che “le decisioni sono state prese in funzione del tempo anziché dell’andamento epidemico: anziché dire ‘il 15 giugno faremo’ sarebbe stato meglio aggiungere ‘se le cose vanno bene’” e ha aggiunto che “il virus si trasforma da pandemico in endemico non solo perché è meno aggressivo, ma anche perché c’è molta immunità naturale. In altri Paesi ha fatto più vittime. Ma allora è meglio farlo circolare? No“. Secondo il professore più il virus circola “e più muta e può andare in direzioni non gradite. Omicron ha fatto più di 30 mutazioni. I dati mostrano che Ba. 5 è più immune escape di altre varianti, sfugge meglio. E allora servono più booster vaccinali, bisogna inseguire il virus dove vuole lui“. “Ora ci sono questi vaccini combinati molto interessanti, ma c’è anche un disamore della popolazione verso il vaccino. L’altra banalità è che c’è il bel tempo, però in Texas o in India hanno avuto il Covid anche con il caldo. Vedo un atteggiamento diverso da giugno 2020 o 2021, quando pure l’epidemia era in un momento di bassa attività: allora la gente indossava le mascherine, ora invece dice basta. Lo capisco, ma questo determina nuove varianti più trasmissibili” ha concluso.