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Matteo Renzi ammette: "Il mio consenso è in calo"

Matteo Renzi

Nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Matteo Renzi ha ammesso che il suo consenso e quello del Pd sono in calo.

Nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Matteo Renzi ha ammesso che il suo consenso è in calo. L’aspetto che lo preoccupa maggiormente è che non si tratta soltanto dell’ultima settimana, ma che ormai questo è il trend. Dal mese di maggio, fino ad oggi, infatti il Pd ha perso quasi sette punti, ha dichiarato Renzi. Il quale ha provato a spiegare i motivi che hanno portato a questo risultato. Secondo Renzi, il Pd sta pagando il fatto che gli altri sono in campagna elettorale, mentre loro devono sostenere la responsabilità del governo.

Le parole di Matteo Renzi

Il Pd negli ultimi tempi sta perdendo sempre più consensi. Ad ammetterlo è lo stesso Matteo Renzi, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il fattore che lo preoccupa maggiormente è che questo calo non riguarda soltanto l’ultima settimana, ma ormai si tratta di un trend. A partire dal mese di maggio fino ad oggi, infatti, il Partito Democratico ha perso quasi sette punti. Renzi ha provato a dare delle spiegazioni su questo calo, dichiarando che mentre gli altri sono in piena campagna elettorale, loro invece devono sostenere la responsabilità del governo. E in più passano il tempo a litigare internamente.

Secondo Renzi era ovvio che per il Pd era meglio votare a giugno o al massimo a settembre. Chi sosteneva questa tesi veniva definito come un irresponsabile, ma in realtà in questo modo non si è fatto altro che favorire Grillo e Berlusconi. Nonostante i sondaggi negativi, il Pd comunque è il primo gruppo parlamentare in Italia, ma l’obiettivo è di diventare anche quello più votato. Sempre nel corso della stessa intervista, Renzi ha ammesso che è evidente che il suo consenso personale non è più quello del 2014. Però, continua il segretario del Pd, se il suo consenso è calato, è invece in risalita il grafico degli occupati, del Pil, della fiducia, degli investimenti. Il miracolo è avvenuto grazie al Pd. Non solo a lui. Ma anche grazie a Gentiloni, Minniti, Franceschini. Ed è per questo motivi che tutti loro ci metteranno la faccia nel corso della campagna elettorale.

La Commissione Banche

Spazio anche alla polemica con il Ministro Orlando, il quale ha dichiarato che Renzi si dovrebbe fare da parte. Immediata la replica del segretario Pd, secondo il quale Orlando invece di fare polemica dovrebbe preoccuparsi di aiutarli a trovare voti e ha aggiunto che l’avversario di chi vota Pd non può essere Matteo Renzi. Un altro argomento trattato è stato quello riguardante la Commissione Banche. Renzi non solo non si è dichiarato pentito, ma ha addirittura ammesso che lo rifarebbe domattina stesso, in quanto bisogna essere in grado di dividere quelli che sono stati i risultati della Commissione con la mistificazione che viene fatta da alcuni media e da una parte dell’opposizione. La Commissione, ha aggiunto Renzi, è un bene per l’Italia, perchè mostra che quelli che devono vigilare lo avrebbero dovuto fare meglio.

Una battuta anche sul caso riguardante Banca Etruria e l’operato di Maria Elena Boschi. Chi ha sbagliato su Banca Etruria, ha spiegato Renzi, deve pagare. Ma quello che non è normale è il fatto che di quanto fatto da Consob in sette anni venga riportato solamente il pranzo con la Boschi. Proprio per questo motivo, secondo il leader del Pd, l’attuale sottosegretario al Governo dovrebbe candidarsi, senza alcuna incertezza.