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Guerra in Medio Oriente, Kfir è morto in un bombardamento israeliano: il bimbo era il simbolo degli ostaggi

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Ancora vittime nella guerra in Medio Oriente: è morto Kfir, il bambino di 10 mesi che era diventato simbolo degli ostaggi israeliani.

Il piccolo Kfir, bambino divenuto simbolo degli ostaggi israeliani catturati da Hamas durante l’attacco dello scorso 7 ottobre, è morto in un bombardamento. Insieme al bimbo, hanno perso la vita anche la madre e il fratello. Ad annunciare la notizia sono state le Brigate al Qassam tramite un comunicato ufficiale indirizzato ai media palestinesi.

Medio Oriente, morto Kfir: il bambino simbolo degli ostaggi israeliani

“Tre sionisti detenuti sono morti a causa dei precedenti bombardamenti sionisti sulla Striscia di Gaza”, si legge nella nota delle Brigate al Qassam. L’informazione è stata riportata anche dai media ebraici che hanno precisato che le affermazioni del gruppo, al momento, non possono essere verificate. A seguito della diffusione del dato, anche l’IDF ha comunicati di essere al lavoro per constatare la veridicità dell’accaduto.

Qualora la notizia dovesse essere confermata, Kfir sarebbe morto a soli 10 mesi con il fratello Ariel di 4 anni e la loro mamma Shiri Silverman Bibas, 32 anni, in un raid condotto dallo Stato ebraico contro Gaza prima della tregua annunciata nei giorni scorsi, mediata da Qatar, Egitto e Stati Uniti d’America.

Notizia in fase di verifica

A quanto si apprende, la famiglia Bibas non figurava tra i nomi inseriti nella lista degli ostaggi presentata in data mercoledì 29 novembre per il rilascio. Nella giornata di martedì 28, l’IDF aveva riferito che i quattro componenti del nucleo familiare erano stati inviati da Hamas a un altro gruppo terroristico. Si ipotizzava, infatti, il coinvolgimento del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Kfir, recluso a Khan Yunis, era l’ostaggio israeliano più giovane che si trovava a Gaza. La sua foto, diffusa dai media, era diventata un simbolo dell’incubo vissuto dai reclusi dello Stato ebraico. Insieme al padre Yarden, 34 anni, alla mamma e al fratello, era stato rapito dal kibbutz di Nir Oz lo scoro 7 ottobre.