Giampiero Casoni Un fallo netto, che un arbitro fischierebbe, è quello che arriva da queste parole: “Mio padre preferisce la finale di Europa League alla mia laurea, sono la figlia”. Il surreale racconto di quella scelta fatto da Marta ai microfoni de “I Lunatici” su Rai Radio 2. Ecco cosa ha detto la ragazza: “Mi chiamo Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi sta facendo rimanere male. Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest”.
“Mio padre preferisce la finale di Europa League”
E ancora: “Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio“. Al programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio in diretta di notte su Rai Radio 2 queste parole hanno sucitato scalpore. Vero è che quello di mercoledì a Budapest per i romanisti è un appuntamento storico. In pillole è la seconda finale europea in due anni, ma una figlia si laurea e quell’evento dovrebbe essere in testa alla “hit emotiva” di ogni genitore, magari con il rammarico di non essere a tifare la Roma e non con quello di non essere a vedere la propria figlia che riceve un titolo accademico.
I commenti, le “soluzioni” e le opinioni sul caso
I media spiegano che gli ascoltatori sono divisi: “Ma come si fa a mettere una partita di pallone davanti a un traguardo così importante per un figlio?”. Non sono mancati i consigli: “Alla fine scegliere una cosa del genere non è per forza sinonimo di cattiveria ed egoismo, se quel signore è un vero tifoso va compreso, anche le mamme e i papà devono fare cose per loro e non sempre d e solo per il figli”. Poi le iperboli come quella di rimandare la discussione della tesi.
