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Morbo di Keystone, cos'è, come si trasmette, conseguenze

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Il morbo di keyston viene trasmesso dalla puntura della zanzara Aedes atlanticus; fino a pochi anni fa si pensava infettasse solo gli animali.

È stato registrato in Florida un caso di una nuova patologia trasmessa a un essere umano, nello specifico a un ragazzo di sedici anni, da una zanzara: il morbo di Keystone. Non era una malattia del tutto sconosciuta ai medici: prima del 2016 si pensava infatti che il morbo fosse trasmesso solo agli animali, dal momento che non erano stati registrati casi tra gli esseri umani. Con gli studi effettuati sul ragazzo statunitense si è ufficializzata la possibilità di contagio anche nella razza umana e, a quanto dicono gli studiosi, il morbo sarebbe più diffuso del previsto. Il morbo di Keystone però non ha, per ora, portato a gravi sintomi negli esseri umani e per questo sarebbe passato inosservato tra la popolazione mondiale.

Il caso del morbo di Keystone

Nel 2016, quando impazzava l’allarme per il virus Zika, si è presentato in un pronto soccorso in Florida un sedicenne che pensava di aver contratto il pericoloso virus. I medici dell’ospedale hanno affrontato il caso prescrivendo le analisi necessarie alla diagnosi, appunto, della zika. Le analisi tuttavia hanno portato a risultati negativi per questo virus, fortunatamente per il giovane statunitense. Per risolvere il mistero della malattia di cui era affetto il ragazzo sono dovuti intervenire i ricercatori dell’Università della Florida che hanno lavorato a lungo sul suo caso.

Le ricerche hanno portato gli studiosi a sentenziare, dopo circa un anno e mezzo di esami in laboratorio, che il giovane era stato colpito dal morbo di Keystone, che fino a quel momento si pensava attaccasse soltanto gli animali. I risultati degli esami prodotti in laboratorio sono stati diffusi e pubblicati sulla rivista Clinical Infectious Diseases.

Morbo di Keystone, trasmissione e sintomi

Il morbo di Keystone viene trasmesso dalle punture di una particolare specie di zanzara: la Aedes atlanticus, strettamente imparentata con la zanzara portatrice della febbre gialla, la Aedes aegypti. Il morbo di Keystone è noto agli studiosi a partire dagli anni sessanta, quando è stato riconosciuto in diverse specie di piccoli animali nella zona di Keystone, a Hillsborough nel Regno Unito.

Il morbo di Keystone si va quindi ad aggiungere alle malattie trasmessa dalle punture delle zanzare che nel corso degli anni hanno scatenato la preoccupazione della comunità sanitaria internazionale come, per esempio, la febbre gialla, la febbre dengue, il virus zika, diversi tipi di encefaliti e la malattia virale chikungunya. L’allarme per il morbo di Keystone non sarebbe però così grave come lo era stato per gli altri casi.

Sintomi

I sintomi con cui si è manifestato il morbo sul ragazzo statunitense sono febbre alta ed eruzione cutanea. Sugli animali ha provocato anche un’infiammazione al cervello: l’encefalite, che però non si è manifestata sugli umani. La lievità dei sintomi hanno portato gli studiosi a ritenere che, probabilmente, i casi di infezione negli esseri umani si verifichino costantemente, ma non allarmano i soggetti infetti.

Lo studioso Glen Morris ha infatti scritto su Clinical Infectious Diseases insieme ai suoi colleghi dell’Istituto Emerging Pathogens dell’Università della Florida: “È probabile che un ragionevole numero di infezioni umane si verifichino continuamente”, ma “nella maggior parte dei casi, però, sembrano essere asintomatiche o causare sintomi lievi, febbre e un’eruzione cutanea”.