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Morte Frizzi: insulti shock di alcuni animalisti

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Il web ha salutato il conduttore romano con molti commenti d'affetto. Tra i vari ce ne son stati anche di terribili da parte di alcuni animalisti.

La morte di Fabrizio Frizzi ha scosso tutta Italia. Dalla televisione, arena del compianto conduttore, alle case degli italiani. Stamane una grande folla ha voluto dare un ultimo addio ad un personaggio davvero amato da tutti. Molti i volti noti della tv presenti alla camera ardente. Tantissime le parole d’affetto per un uomo che ha fatto della spontaneità e dell’educazione il leitmotiv della sua carriera. Ma come spesso accade, soprattutto ai personaggi pubblici, c’è una schiera di persone – se così è lecito chiamarle – che hanno ne hanno infangato la memoria sui social.

Alcuni gruppi ambientalisti contestano Frizzi

Il triste commiato ai giorni nostri si dà anche sui social. Tanti i post per salutare Frizzi, compagno degli italiani all’ora di cena, voce di Woody – il cowboy di Toy Story – ed amico leale. E’ stato uno degli addii più toccanti – forse perchè meno romanzati e di circostanza – a cui abbiamo assistito negli anni.

Tra i commenti sotto i vari post in sua memoria però ce ne sono stati alcuni davvero oltraggiosi. Si tratterebbe di una frangia animalista vegana a cui Frizzi realmente non avrebbe fatto nessun torto, ma che gli additano la colpa di aver sostenuto Telethon. Il conduttore negli anni ha infatti sostenuto più volte la fondazione che si occupa di ricerca per curare malattie rarissime.

I commenti oltraggiosi

Alla base delle accuse a Frizzi – che non giustificano tanta ignominia – ci sarebbe la polemica che vede Telethon coinvolto in test su animali. Alcuni commenti quali “Frizzi=Telethon=me**e abominevoli” o “stavolta Telethon non ti ha salvato” hanno tentato di profanare la memoria di Fabrizio. Fortunatamente invano. Perchè il conduttore era e sarà sempre ricordato per ciò che ha fatto in vita, dalle testimonianze di chi l’ha conosciuto, non di certo per delle illazioni di fanatici. Le infamie di alcuni haters – “Scusate ma non posso avere pena per chi ha condotto Telethon! Esiste il karma!” – resteranno marginali.

Alla pochezza di sensibilità si aggiungono prove inconsistenti contro Telethon e dei toni davvero irrispettosi per il contesto in cui ci si trovava. Assistiamo ad un fenomeno che – sebbene minoritario nei social – trova sempre la maniera di manifestarsi. Son coloro che approfittano della tanto sudata – e fortunatamente intoccabile – libertà di parola scrivendo fandonie, per il gusto di farlo. Certo, la mancanza di una legge in merito agevola la loro permanenza nel web. Ma se si ragiona con sale in zucca ci si renderà conto che sono solo bestie con (poca e sottosviluppata) facoltà di pensiero.

Fabrizio avrebbe certamente ignorato o sorriso di fronte a tanta sciocchezza e maleducazione. E forse così dobbiamo fare anche noi. Sorridere, perchè in fondo, non sarà un gruppetto ad infangare i ricordi di milioni di persone.