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Morti insieme a 52 anni: trovati impiccati due gemelli

Gemelli

Si consuma così la tragedia: due gemelli, dopo aver passato la vita sempre l'uno accanto all'altro, vengono trovati morti impiccati in un parco.

L’uno accanto all’altro: è così che sono stati ritrovati i due gemelli Neil e Paul Micklewright il 31 luglio scorso, in un parco di Urmston, un piccolo paese a dieci chilometri da Manchester. I due sono morti impiccati, e i loro cadaveri sono stati rinvenuti dalle forze dell’ordine a Davyhulme Park, a 500 metri dalla casa in cui erano cresciuti. La tragedia si è dunque consumata a poca distanza dai loro ricordi e dagli affetti, rendendoli ora inseparabili per sempre.

Due gemelli silenziosi

Descrivendoli come introversi e taciturni, con una madre molto protettiva ed un passato sconosciuto praticamente a tutti, Lilian Burgess, la vicina di casa ottantaquattrenne dei due, ha parlato con la polizia per aiutare nelle indagini sulla tragedia, seppur molto sconvolta dall’accaduto. “Non avrebbero mai fatto del male a nessuno. Erano inseparabili, facevano tutto insieme, a volte indossavano abiti abbinati come fanno i gemelli” avrebbe detto l’anziana signora. 52 anni, entrambi single, con nessun matrimonio alle spalle, vivevano nell’appartamento vicino a Davyhulme Park dal 2015, dopo la morte della madre Joan.

Il Manchester Evening News riporta la notizia, secondo cui la polizia non avrebbe rinvenuto né dettagli, né circostanze sospette: sono quindi state escluse le ipotesi di omicidio. Le autorità si sono infatti accertate che si sia trattato di un atto di suicidio vero e proprio. E’ stata aperta un’inchiesta sul loro decesso, ma dall’esame post mortem, il coroner Chris Morris avrebbe dichiarato che i due gemelli avrebbero perso la vita proprio a causa dell’impiccagione, senza altre possibilità. ” Sono comunque soddisfatto che sia stata aperta un’indagine sulla tragica morte di Neil e Paul Micklewright” ha continuato Morris, dopo aver comunicato i risultati delle analisi dei corpi dei due morti. Nessuna pista, nessun mistero: Paul e Neil si sarebbero dunque uccisi volontariamente. La vicenda si complica sempre di più, data la difficoltà ad attribuire una motivazione ad un gesto estremo che sta creando, anche nella cronaca italiana, sempre più casi analoghi.

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Il motivo del suicidio

Non si conosce ancora il motivo del gesto dei due, ma le indagini stanno proseguendo nel tentativo di fare luce sulla vicenda. Le ipotesi sono molte: dalla depressione ad un mancato momento di lucidità di entrambi. Sembra non avessero parlato con nessuno, né che avessero espresso alcun tipo di disagio a qualsivoglia forma di autorità. La polizia rimane così a mani vuote, costretta a scavare a fondo nel passato dei due uomini per scoprire se ci sia qualcosa a cui ricondurre l’atto estremo, oppure se si sia trattato di una malattia psichica o ancora di un semplice abbandono all’anomia. I tasselli fino ad ora disponibili sono la chiusura sociale abitudinaria sia riguardo alle relazioni amorose che a quelle di amicizia dei due e una possibile eccessiva morbosità della madre. Senza prove però, il tutto rimane nella supposizione, non potendo essere certi di nulla. Le domande delle autorità rimangono ancora senza risposta, nonostante le indagini stiano proseguendo nel tentativo di trovare qualche dettaglio più preciso che possa essere d’aiuto.