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Multe per over 50 non vaccinati, il Garante per la Privacy: "Da noi nessun blocco"

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Il Garante per la Privacy ha smentito di essere responsabile di rallentamenti o blocchi dell'invio delle multe agli over 50 non vaccinati.

Il Garante per la Privacy ha diffuso una nota spiegando che non c’è alcun ostacolo all’invio delle multe per i cittadini over 50 non vaccinati smentendo rallentamenti o blocchi dell’attuazione della norma che individua le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo vaccinale.

Garante Privacy sulle multe ai non vaccinati

Nelle ultime ore era infatti circolata la notizia che le multe sarebbero arrivate in ritardo perché il Garante non aveva ancora stabilito se l’Agenzia delle Entrate potesse ricevere le liste dei cittadini non vaccinati dal Ministero della Salute. Un ritardo che avrebbe rischiato di compromettere tutte le sanzioni previste dal decreto legge del 7 gennaio secondo cui, dal primo febbraio, i cittadini over 50 che non si vaccinano contro il Covid sono tenuti al pagamento di una multa di 100 euro.

Di fronte a tali notizie, l’ente per la protezione dei dati personali è intervenuto definendo destituita di ogni fondamento l’affermazione che il Garante “abbia rallentato o bloccato l’attuazione della norma che individua le sanzioni per i cittadini e i lavoratori con più di 50 anni sottoposti all’obbligo di vaccinazione“.

Garante Privacy sulle multe ai non vaccinati: “Già dato parere positivo”

Sicuramente ha ricevuto tardi la richiesta per esprimersi sulla possibilità che il Ministero passasse i nomi dei non vaccinati all’Agenzia delle Entrate, ma la pratica è stata già portata a termine: “Come sempre in questi casi, ci siamo occupati della questione con la massima urgenza rilasciando il parere positivo dopo due soli giorni dalla ricezione della documentazione“.