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Mutui variabili per la casa: in due anni 4mila euro in più

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L'inflazione e il conseguente rialzo dei tassi costerà 4 mila euro in più in due anni

Continua la cavalcata dei mutui variabili. Gli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Banca centrale europea (Bce) per frenare la febbre dell’inflazione costerà ben 4 mila euro in più rispetto al 2021.

 

Caro mutuo: continua a salire il variabile

Da gennaio 2023 molti italiani si sono visti quasi raddoppiare la rata del mutuo variabile per la casa. È la conseguenza dei continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla presidente Bce, Christine Lagarde. I provvedimenti dovevano frenare anche l’inflazione, quindi il costo della vita, ma evidentemente non è questa l’unica ricetta (Qui un’analisi dettagliata su come frenare l’inflazione).

Assoutenti ha commentato le ultime rilevazioni di Bankitalia. Il peso dei mutui variabili continua a crescere di mese in mese. Anche a luglio 2023, rispetto al mese precedente, il tasso variabile per un prestito alle famiglie per l’acquisto di una casa si è attestato intorno al 4,65% (Il Taeg è al 4,8%).

Quanto costa un mutuo variabile oggi

A luglio 2023 un mutuo a tasso variabile di 125 mila euro, a 25 anni, mediamente è stato erogato a una percentuale media del 4,8 (con punte del 7,89%). L’indice Euribor a 3 mesi sui mutui a tasso variabile è salito al 3.76% (era del 3.49% nel giugno 2023). Euribor a 1 a 3.61% contro il precedente 3.26%.

Mutui variabili: in due anni 4mila euro in più

Furio Truzzi, presidente Assoutenti, illustra il conto salato per le famiglie. La crescita continua dei tassi “si riflette in modo diretto sulle tasche dei consumatori che hanno acceso un mutuo”. “Rispetto al 2021 – fa notare Truzzi – per la fascia media di finanziamento a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, la rata mensile risulta oggi più cara tra i 255 e i 340 euro, pari ad una maggiore spesa annua tra i +3.060 e +4.080 euro a famiglia”.