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New York, Fashion Week: si finge modello e sfila in passerella

Modelle sfilano in passerella

New York, durante la Fashion Week sfila in passerella fingendosi un modello

La Fashion Week è un sogno per tutti gli appassionati di moda, che conservano il desiderio di parteciparvi in qualsiasi modo. Questo è quello che deve aver pensato il ragazzo che fingendosi un modello ha sfilato in passerella durante la Fashion Week di New York. 

Si finge modello e sfila alla Fashion Week di New York  

Proprio qualche giorno fa, precisamente martedì 12 settembre, durante l’esposizione delle collezioni dei marchi stilistici più noti un giovane ha interrotto gli eventi in corso e ha iniziato a sfilare sotto gli occhi degli spettatori.

Con indosso una mantellina e una cuffia in testa, il finto modello ha calcato qualche passo in modo piuttosto convincente, tanto che tutti hanno pensato appartenesse alla sfilata. Questo finché la sicurezza lo ha intercettato e prontamente allontanato dalla sfilata. 

Sfilata di New York, 30 secondi di celebrità 

Un evento senza dubbio inaspettato per la settimana della moda newyorkese, una vera e propria incursione di campo in cui non è la tifoseria ma la moda a guidare la trasgressione. Non si sa nulla, per ora, sul giovane finto modello che ha deciso di sfilare in passerella per togliersi uno sfizio e godersi qualche minuto di notorietà, presumibilmente.  

Di fatto, i brevi attimi in cui ha sfilato prima di essere letteralmente portato via di peso da un addetto della sicurezza sono già conosciuti in tutto il mondo grazie alla diffusione dei video sulle piattaforme.  

Le invasioni alla Fashion Week di New York 

Usando un termine che descrive bene la situazione, pur richiamando l’ambito calcistico, la sfilata del finto modello non è stata l’unica invasione di campo che si è resa protagonista durante la Fashion Week di New York.  

In particolare, le sfilate di Coach e Michael Kors sono state interrotte dall’associazione animalistica Peta, con l’irruzione dei manifestanti, peraltro anticipata dalle proteste diffuse anche a Milano, proprio riguardo al trattamento etico degli animali e al cambiamento climatico causato dall’industria della pelle.