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No alle diete vegane per bimbi e donne incinte? Un passo indietro sulla via del progresso

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La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana risponde e smonta il dossier presentato settimana scorsa a Mestre, il quale criticava la dieta vegetariana e vegana.

Un dossier aveva condannato la dieta vegana e vegetariana

Un congresso tenuto a Mestre settimana scorsa aveva criticato e condannato la dieta vegana nei bambini. Sarebbe carente per la loro crescita ed il loro sviluppo. Il dossier presentato all’evento sembra preciso e ben fatto, ma non secondo i sostenitori della dieta vegana e/o vegetariana, soltanto parzialmente “salvata” dal dossier.

La risposta della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

Secondo SSNV – Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana il dossier della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) è pericolosamente fallace. Inoltre il documento non sarebbe “congruente con le posizioni ufficiali espresse, da decenni, da importanti associazioni scientifiche e nega l’evidenza di migliaia di bambini vegetariani, nati da madri vegetariane (tra cui molti vegani) in ottima salute”.

Un dossier prevenuto e superficiale

Il documento dela Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale sbaglia dal punto di partenza partendo prevenuta, ed è estremamente superficiale nel valutare una dieta vegetariana e vegana. Infatti non cita all’interno della dieta vegetariana e vegana alimenti fondamentali come cereali, legumi, verdura, frutta, frutta secca e semi oleaginosi e grassi (oli vegetali). Tutti questi cibi fanno parte della dieta mediterranea, e su di essi deve essere basata una dieta onnivora.

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Non ci sono carenze rilevanti nella dieta vegetariana

Il dossier presentato a Mestre punta il dito sulla carenza di vitamina B12. Ma questa, afferma SSNV, è frequente anche nelle diete onnivore, nonostante i mangimi degli animali d’allevamento ne siano addizionati.

La dieta vegetariana standard include quindi l’assunzione di un integratore di vitamina B12 da sintesi batterica (lo stesso tipo di integratore che viene utilizzato in quantità ben maggiori nei mangimi degli animali d’allevamento).

Discorso similare anche per la vitamina D e per il DHA, che vanno presi conintegratori in tutte le diete.

Diete onnivore pericolose

Le diete onnivore, per essere sane, devono essere ben pianificate, e questo è tutt’altro che scontato. Anzi, è molto più probabile pianificarle male, creando sì, in questa situazione, pericolose carenze nutrizionali. Invece, con una dieta totalmente vegetale, il margine di errore si ridurrebbe quasi a zero, perché vengono esclusi a priori alimenti dannosi alla salute umana.

Studi autorevoli a favore della dieta vegana e vegetariana

Ci sarebbero poi già stati degli approfonditi ed autorevoli studi che sono giunti a risultati opposti rispetto a quello presentato a Mestre, tra cui quello di Position Paper dall’Academy of Nutrition and Dietetics: “[…] le diete vegetariane, comprese le diete vegane, adeguatamente pianificate sono salutari, […] possono conferire benefici per la salute […] sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusa gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia”.

I bambini vegani sono in salute

Il riscontro nella vita reale sarebbe evidente: sono davvero parecchi i bimbi che crescono vegetariani, nati da madre vegetariane, in ottima salute. E ci sarebbero anche moltissimi vegani, come possono testimoniare i professionisti della Rete Famiglia Veg, un progetto promosso da SSNV al fine di mettere a disposizione professionisti competenti riguardo l’alimentazione a base vegetale dalla gravidanza all’allattamento.

Queste sono le argomentazioni decise di SSNV, che rendono ancora più affascinante questo dibattito contemporaneo. Attendiamo una risposta degli “avversari”, che qui vengono colpiti davvero nella loro professionalità.