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OCSE: le previsioni economiche del prossimo anno

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OCSE, le previsioni economiche in vista del prossimo anno: il PIL globale non raggiungerà nemmeno il 3% nel 2024

Da uno studio dell’OCSE, organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, è emerso che le economie più sviluppate stanno andando verso un raffreddamento della crescita economica sempre più complicato a causa degli elevati tassi di interesse, ai massimi dagli ultimi 24 mesi. La stretta monetaria applicata da FED e BCE soprattutto incide notevolmente sulla crescita economica delle economie più avanzate e le previsioni per il prossimo anno potrebbero aggravarsi nel caso di eventi negativi. Nel medio-lungo periodo le previsioni indicano un peggioramento del debito pubblico proprio a causa di un nuovo rallentamento della crescita economica. Occorre quindi agevolare la concorrenza, gli investimenti e le competenze, nonché l’aiuto pubblico multilaterale inteso come il flusso di risorse che il Paese donatore destina ad organizzazioni internazionali specializzate in cooperazione per svolgere attività volte a promuovere lo sviluppo. Irrobustire i flussi commerciali e mettere in pratica azioni efficaci sui cambiamenti climatici: sono soluzioni accessibili e flessibili per consentire ai paesi di diventare economie più pulite e resistenti.

Il ritmo del cambiamento sta accelerando dato che sempre più operatori economici utilizzano energie rinnovabili e mettono in pratica tutta una serie di misure che riducono le emissioni e aumentano gli sforzi di adattamento. Il report evidenzia come la crescita economica non migliorerà nei prossimi due anni, perché l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse si ripercuotono inevitabilmente sui patrimoni di imprese e famiglie, mentre il PIL globale non raggiungerà nemmeno il 3% nel 2024. L’inflazione sta allentando, ma la crescita è in ritardo. Viene ipotizzato un atterraggio soft per le economie più sviluppate ma senza alcuna certezza mentre l’inflazione globale, in assenza di fattori esogeni, dovrebbe assestarsi su valori stabiliti dalle banche centrali entro il 2025. Il PIL statunitense dovrebbe rallentare all’1,5% nel prossimo anno per poi risalire leggermente all 1,7% nel 2025, mentre nell’area euro la crescita sarà ancora più contenuta (previsto un 0,9% nel 2024 e un 1,5% nell’anno successivo). Le previsioni sulla Cina prevedono invece una crescita del 4,7% nel 2024 e del 4,2% nel 2025, sull’onda delle tensioni nel comparto immobiliare e dei tassi che persistono elevati. Per quanto riguarda invece il nostro Paese, l’Ocse prevede un rallentamento nel 2024 (0,7%) ed una leggera crescita nel 2025 a +1,2%. I redditi reali sono stati erosi dall’elevata inflazione e da una bassa crescita dei salari mentre i pochi sostegni fiscali non sono stati sufficienti a far decollare i consumi privati e gli investimenti.