È stato identificato l’uomo morto oggi all’aeroporto di Orio al Serio, dopo essere stato risucchiato dal motore di un aereo Volotea. La tragedia si è consumata in pochi istanti, davanti agli occhi attoniti di alcuni presenti nell’area operativa dello scalo. Mentre le autorità continuano le indagini per chiarire le cause dell’incidente, emergono le prime testimonianze dirette: un uomo, intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato la drammatica scena a cui ha assistito.
Orio al Serio, uomo risucchiato dal motore dell’aereo: testimonianze e ipotesi
Un testimone ha raccontato quanto accaduto all’aeroporto di Orio al Serio, dove un uomo è riuscito ad accedere senza autorizzazione all’area delle piste ed è stato risucchiato dal motore di un aereo della compagnia spagnola Volotea. Come riportato dal Corriere della Sera, a parlare è un ragazzo che, mentre si imbarcava su un altro volo, ha assistito alla scena drammatica.
“All’inizio si è buttato contro le protezioni del motore di destra dell’aereo, per poi fare il giro e buttarsi, o essere risucchiato, dalla turbina del motore di sinistra. Non so se è stato un gesto volontario, potrebbe essere stato anche un incidente, non sono stato in grado di capirlo. Eravamo sul volo a fianco, stavamo salendo le scale di imbarco e abbiamo visto quello che è successo”.
Le autorità stanno cercando di chiarire se l’accaduto sia stato frutto di un tragico incidente o di un’azione intenzionale. Al momento, l’ipotesi del suicidio sembra essere la più plausibile.
Orio al Serio, chi è l’uomo risucchiato dal motore dell’aereo
Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, la vittima si chiamava Andrea Russo, aveva 35 anni ed era originario di Calcinate, un comune in provincia di Bergamo situato a meno di 10 chilometri dall’aeroporto di Orio al Serio. L’uomo, in passato, avrebbe affrontato problemi di tossicodipendenza ed era stato ospite di una comunità di recupero.
Come confermato anche da una delle testimonianze riportate, restano ancora ignoti i motivi che hanno spinto Russo a introdursi senza autorizzazione nella zona operativa dello scalo.