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Palermo, insegnante aggredita insieme ai figli mentre faceva benzina

Q8

Un'insegnante, insieme ai due figli adolescenti, è stata aggredita e picchiata da un branco di ragazzi tra i 20 e i 30 anni. Sono finiti in ospedale.

Un’insegnante, insieme ai due figli adolescenti, è stata aggredita e picchiata da un branco di ragazzi tra i 20 e i 30 anni. Sono finiti in ospedale.

Palermo, insegnante aggredita insieme ai figli mentre faceva benzina

Un’insegnante, insieme ai due figli adolescenti, è stata aggredita e picchiata da un branco di giovani tra i 20 e i 30 anni, in pieno giorno, nella piazzola di un distributore di carburante in via Pitrè a Palermo. Tutti e tre sono finiti in ospedale. Del branco facevano parte almeno quattro donne. “Proprio loro sono state le più violente, mi hanno preso per i capelli, gettato a terra e mentre una mi teneva ferma, le altre tre mi riempivano di calci e pugni” ha raccontato la donna, ancora molto scossa. “Mentre ero a terra e urlavo disperata i maschi del gruppo si sono accaniti sui miei ragazzi, colpendoli al volto e alle gambe. Io gridavo, chiedevo aiuto ma nessuno ha mosso un dito per salvarci, il benzinaio e gli altri automobilisti in coda non hanno nemmeno chiamato i soccorsi” ha dichiarato la donna, spiegando che i carabinieri sono intervenuti dopo la telefonata del marito, avvisato da uno dei figli. La donna e i ragazzi sono stati medicati al pronto soccorso del Civico e hanno denunciato l’aggressione e il furto di una giacca ai carabinieri della stazioni di Altarello.

La dinamica dell’aggressione

La donna ha raccontato cosa è accaduto nella piazzola del distributore Q8 di via Pitrè, in zona di Boccadifalco. La donna, insegnante delle scuole medie, e i due figli adolescenti si sono fermati a fare benzina intorno a mezzogiorno di sabato 12 marzo. Hanno aspettato il loro turno e stavano per ripartire, quando un’auto con sei persone a bordo e tre scooter sono arrivati a tutta velocità, saldando la coda e fermandosi davanti alla sua auto. “Pretendevano dal benzinaio di essere riforniti subito, senza dover attendere. È bastato che dicessi loro di mettersi in coda per scatenare la violenza” ha raccontato la donna. I carabinieri di Altarello stanno cercando di individuarli grazie alla descrizione e alle telecamere. Secondo quanto si apprende si tratterebbe di un gruppo di giovani di Boccadifalco, conosciuti dal gestore del benzinaio.